"Collezione privata – Le rose di Eros": la personale visione erotica dell'artista Tony Leone

Opera di Tony Leone (part.)
Tony Leone (Catania, 1961), fotografo e Graphic designer, ha una attitudine artistica multiforme che si esprime in territori di confine fra disegno e fotografia.
Le sue opere spaziano dal ritratto, alla costruzione grafica, passando dalla pop art, al cinema e alla rielaborazione ironica, a volte surreale, di icone artistiche universalmente conosciute.
In questa nuova collezione, rivisita la dimensione simbolica della Storia dell'arte e la sottopone al vaglio della sua personale visione erotica.
L'erotismo non è sfrontato o lubrico, ma si offre come una pura operazione intellettuale, sensibile e ironica, in grado di restituire un significato nuovo alle immagini.
L'arte in questi tableaux è così decontestualizzata da diventare eros estetizzante e azzardo figurativo, e appare al visitatore, depurata dalla sua aura storica e mitica.
L'immagine perde la sua connotazione colta per assumere una nuova identità semantica: l'immaginario di Tony Leone è spietatamente Pop, lucidamente iconoclasta.
Insieme alla riflessione irriverente, una perversa e divertita dimensione erotica si insinua tra opera e spettatore. Il dadaismo visionario di Tony scioglie ogni tensione figurativa e restituisce un immaginario Pop sempre giocoso e raffinato.
Le sue opere spaziano dal ritratto, alla costruzione grafica, passando dalla pop art, al cinema e alla rielaborazione ironica, a volte surreale, di icone artistiche universalmente conosciute.
In questa nuova collezione, rivisita la dimensione simbolica della Storia dell'arte e la sottopone al vaglio della sua personale visione erotica.
L'erotismo non è sfrontato o lubrico, ma si offre come una pura operazione intellettuale, sensibile e ironica, in grado di restituire un significato nuovo alle immagini.
L'arte in questi tableaux è così decontestualizzata da diventare eros estetizzante e azzardo figurativo, e appare al visitatore, depurata dalla sua aura storica e mitica.
L'immagine perde la sua connotazione colta per assumere una nuova identità semantica: l'immaginario di Tony Leone è spietatamente Pop, lucidamente iconoclasta.
Insieme alla riflessione irriverente, una perversa e divertita dimensione erotica si insinua tra opera e spettatore. Il dadaismo visionario di Tony scioglie ogni tensione figurativa e restituisce un immaginario Pop sempre giocoso e raffinato.
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