"Composizione per due volti" di Gaetano Costa: la cera in scena a LeMosche
Certamente rivoluzionaria può dirsi l'adozione fatta da Gaetano Costa dell'uso della cera nelle sue espressioni artistiche. Materiale tradizionalmente usato per calcare, ad esempio, i tratti di un defunto, nel caso delle maschere funerarie, e che nell'opera di Costa diventa strumento di pensiero laterale, un approccio poetico che ricongiunge all'Io componenti mistiche.
In "Composizione per due volti", il bollente fluido conquista la scena, non solo la "vittima" predestinata che, peraltro, non è una. A configurarsi, un paesaggio emotivo, che sarebbe bello osservare agli infrarossi per apprezzarne in chiave cromatica le variazioni termiche dei diversi stadi di coagulazione del materiale, che visivamente risuonerebbero di tutto quell'odore alchemico già emanato dalla stessa fusione dei due volti.
La performance di Gaetano Costa è inserita nel programma di eventi "Mors in fabula" a cura di L'arca degli esposti e Bizzarro Bazar. Il progetto e la regia del suono sono di Manfredi Clemente, con Giuseppe Lomeo, Philippe Berson, Antonia Porcarello e Giuliana Di Gregorio alla chitarra preparata, synth and live elettronics.
In "Composizione per due volti", il bollente fluido conquista la scena, non solo la "vittima" predestinata che, peraltro, non è una. A configurarsi, un paesaggio emotivo, che sarebbe bello osservare agli infrarossi per apprezzarne in chiave cromatica le variazioni termiche dei diversi stadi di coagulazione del materiale, che visivamente risuonerebbero di tutto quell'odore alchemico già emanato dalla stessa fusione dei due volti.
La performance di Gaetano Costa è inserita nel programma di eventi "Mors in fabula" a cura di L'arca degli esposti e Bizzarro Bazar. Il progetto e la regia del suono sono di Manfredi Clemente, con Giuseppe Lomeo, Philippe Berson, Antonia Porcarello e Giuliana Di Gregorio alla chitarra preparata, synth and live elettronics.
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