"Schubertiade": il pianoforte di Floriana Franchina al Politeama Garibaldi
Prosegue con il nuovo appuntamento al Politema Garibaldi, venerdì 26 e sabato 27 maggio, la "Schubertiade". Per l'occasione, l'Orchestra Sinfonica Siciliana è diretta da Hans-Jorg Schellenberger.
Al pianoforte, la flautista Floriana Franchina. Siciliana di sant'Agata di Militello, Floriana si è diplomata in flauto e pianoforte al conservatorio "Martini" di Bologna ed è stata allieva di Andrea Oliva all'Accademia di Santa Cecilia. Passa con disinvoltura estrema da uno strumento all'altro, eccelle infatti come flautista.
Schubert compose "Adagio e Rondò per pianoforte e archi" nel 1816, forse su richiesta di Heinrich Grob, fratello di Teresa, che il compositore avrebbe voluto sposare.
Si tratta di un lavoro insolito, visto che per questo genere di composizioni per ensemble di archi con pianoforte era quasi d'obbligo l'uso di una scrittura in cui tutti gli strumenti avessero un ruolo paritario.
Berio ricevette a metà degli anni '80 i frammenti della Sinfonia da Hohenems. Berio accettò l'incarico a condizione che l'opera, da chiamarsi "Rendering" (restauro) evidenziasse i buchi lasciati dal compositore viennese.
"La tragica" fu completata da Schubert il 27 aprile del 1816. Fu eseguita a Lipsia, con la direzione di August Ferdinand Riccius il 19 novembre del 1849, 21 anni dopo la morte del compositore. Si riferisce ad un periodo particolarmente fecondo per il compositore, che non nascose la sua ammirazione per Beethoven.
Al pianoforte, la flautista Floriana Franchina. Siciliana di sant'Agata di Militello, Floriana si è diplomata in flauto e pianoforte al conservatorio "Martini" di Bologna ed è stata allieva di Andrea Oliva all'Accademia di Santa Cecilia. Passa con disinvoltura estrema da uno strumento all'altro, eccelle infatti come flautista.
Schubert compose "Adagio e Rondò per pianoforte e archi" nel 1816, forse su richiesta di Heinrich Grob, fratello di Teresa, che il compositore avrebbe voluto sposare.
Si tratta di un lavoro insolito, visto che per questo genere di composizioni per ensemble di archi con pianoforte era quasi d'obbligo l'uso di una scrittura in cui tutti gli strumenti avessero un ruolo paritario.
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Anche Luciano Berio, come altri compositori, si interessò agli schizzi lasciati da Schubert al momento della sua morte. Il compositore viennese aveva infatti lasciato annotazioni riguardanti una sinfonia in re maggiore che avrebbe dovuto essere la Decima.Berio ricevette a metà degli anni '80 i frammenti della Sinfonia da Hohenems. Berio accettò l'incarico a condizione che l'opera, da chiamarsi "Rendering" (restauro) evidenziasse i buchi lasciati dal compositore viennese.
"La tragica" fu completata da Schubert il 27 aprile del 1816. Fu eseguita a Lipsia, con la direzione di August Ferdinand Riccius il 19 novembre del 1849, 21 anni dopo la morte del compositore. Si riferisce ad un periodo particolarmente fecondo per il compositore, che non nascose la sua ammirazione per Beethoven.
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