"Eoika": spettacolo di danza, sdoppiamenti e indagini sul corpo all'ombra della Valle dei Templi

Una scena dello spettacolo "Eoika" (foto di Giuseppe Mazzola)
Lo spettacolo, inquadrato in "Agrigento Estate", un unico cartellone firmato da Marco Savatteri e proposto da CoopCulture che cura i servizi del polo archeologico, è scritto e interpretato dalle attrici Sabrina Vicari e Federica Aloisio.
Punto di partenza è proprio il termine greco eoika, letteralmente "sono simile", "sembra che io". Una parola che vive un perenne raddoppiamento sintattico, priva di presente ma ancorata ad un tempo perfetto che prevede delle conseguenze sull'oggi.
Un significato che simbolicamente le due attrici mettono in scena con un susseguirsi di personaggi, seri e buffi, che hanno come obiettivo la ricerca del capovolgimento della percezione abituale del corpo in movimento.
Un corpo che si duplica, si minimizza, diventa piccolo. Un corpo che si sorprende di se stesso, in un continuo cortocircuito identitario.
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