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Frammenti fotografici e luminarie artistiche di Matt Dragà in mostra al centro culturale Camus

  • CaMus - Palermo
  • Dal 10 al 23 settembre 2020 (evento concluso)
  • Visitabile tutti i giorni dalle 19.00 fino alla chiusura del locale. Martedì chiuso
  • Gratuito
Balarm
La redazione

Opera di Matt Dragà visibile alla mostra "Frammenti"

Dopo la chiusura forzata per il Covid-19, Matt Dragà torna al centro culturale CaMus con "Frammenti", il progetto artistico curato da Alessandra Consiglio, curatrice e critico d'arte, da Lorenzo Pileri, responsabile del settore arte del CaMus e da Andrea Cristelli, architetto e Presidente della Galleria PROgettoCittà.

Pur essendo un artista emergente, il suo linguaggio figurativo appare già maturo e ben delineato ed ha già al suo attivo diverse esperienze nate mediante dei laboratori artistici per bambini autistici e progetti di riqualificazione urbana, oltre le varie esposizioni in Sicilia e Firenze presso OnArt Gallery, luogo di sperimentazione e contaminazione artistica curato dalla scenografa Romina Sangiovanni.

Le opere sono frutto di una ricerca artistica tra pittura acrilica e carta, oltre ad uso di tessuti e materiali di scarto inseriti per completare il messaggio che il giovane artista vuole suggerire al fruitore. La particolare scelta di inserire delle luminarie nell'allestimento, anch'esse sotto forma di frammenti, è stata immaginata da Dragà come una sorta di omaggio alla Sicilia.
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Accanto ad esse, sono inoltre presenti frammenti di fotografie delle opere stesse. Il frammento può venire compreso come la cifra caratteristica della modernità; il mondo moderno, infatti, si pone sotto il segno della dispersione, della deflagrazione del senso, della moltiplicazione delle prospettive. 

I lavori in mostra sono frutto di uno studio da immagini che vengono inseriti in un insieme grafico nuovo, scomposti come se fosse un collage e spesso nascosti dallo stesso artista con il segno caratteristico della pittura informale. Nelle prime personali era la parola o la poesia ad accompagnare le opere, adesso sono i frammenti fotografici esposti sui muri del circolo culturale Camus, come se fossero manifesti pubblicitari.

Un artificio per rendere l'esposizione più dinamica ed anche per suggerire al fruitore/osservatore di soffermarsi su alcuni punti del quadro, un velato messaggio di denuncia sociale alla società contemporanea, spesso distratta ed insensibile.
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