"Girotondo" in mostra: le nuove sculture di Paolo Staccioli da Lupo 'Art a Palermo

Particolare dell'opera "Sfera con personaggi"
Si inaugura sabato 25 Marzo alle 18.30 presso la galleria d'arte Lupo 'Art di via Terrasanta 56 a Palermo "Girotondo", la seconda mostra dell'artista toscano Paolo Staccioli nella città di Palermo, dopo quella inaugurata nel 2017 presso la stessa galleria.
Paolo Staccioli, classe 1943, inizia come pittore negli anni Settanta ed esplora presto nuovi linguaggi espressivi, frequentando la bottega del ceramista toscano Umberto Santandrea.
Qui sperimenta tutte le tecniche relative a quest'arte, dedicandosi soprattutto alla ceramica invetriata e alla tecnica della "cottura a riduzione" raggiungendo livelli di abilità artistica molto alti e dando vita ai suoi primi vasi.
In seguito apre a Scandicci uno proprio studio e le sculture cominciano a popolarsi di personaggi fantastici, fuori dal tempo e dallo spazio come giostre, dondoli, sfere e cavalli, tutti provenienti dai ricordi dei giochi d'infanzia.
Successivamente il mondo di Staccioli si popola di cavalieri, guerrieri, cardinali, bagnanti e viaggiatori. Figure maschili e femminili che percorrono un viaggio immobile tra passato e presente, realtà e illusione, pausa e ripresa.
All'inizio del Duemila, l'amore per la materia lo conduce ad usare il bronzo insieme alle patine di rame e all'acciaio corten sfruttandone la sua resistenza sia meccanica che alla corrosione, garantendo alle sculture tonalità cromatiche suggestive ed eleganti.
Nel suo laboratorio ancora oggi, attraverso l'unione della ceramica, del fuoco, degli ossi di rame e della smaltatura a lustro, il maestro crea opere sorprendenti ed uniche, entrate nel tempo a far parte di collezioni pubbliche e private, italiane ed estere.
La mostra è visitabile a ingresso libero fino al 22 aprile, dal martedì al sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.45
Paolo Staccioli, classe 1943, inizia come pittore negli anni Settanta ed esplora presto nuovi linguaggi espressivi, frequentando la bottega del ceramista toscano Umberto Santandrea.
Qui sperimenta tutte le tecniche relative a quest'arte, dedicandosi soprattutto alla ceramica invetriata e alla tecnica della "cottura a riduzione" raggiungendo livelli di abilità artistica molto alti e dando vita ai suoi primi vasi.
In seguito apre a Scandicci uno proprio studio e le sculture cominciano a popolarsi di personaggi fantastici, fuori dal tempo e dallo spazio come giostre, dondoli, sfere e cavalli, tutti provenienti dai ricordi dei giochi d'infanzia.
Successivamente il mondo di Staccioli si popola di cavalieri, guerrieri, cardinali, bagnanti e viaggiatori. Figure maschili e femminili che percorrono un viaggio immobile tra passato e presente, realtà e illusione, pausa e ripresa.
All'inizio del Duemila, l'amore per la materia lo conduce ad usare il bronzo insieme alle patine di rame e all'acciaio corten sfruttandone la sua resistenza sia meccanica che alla corrosione, garantendo alle sculture tonalità cromatiche suggestive ed eleganti.
Nel suo laboratorio ancora oggi, attraverso l'unione della ceramica, del fuoco, degli ossi di rame e della smaltatura a lustro, il maestro crea opere sorprendenti ed uniche, entrate nel tempo a far parte di collezioni pubbliche e private, italiane ed estere.
La mostra è visitabile a ingresso libero fino al 22 aprile, dal martedì al sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.45
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