"Il caso Mattei": per la prima volta fotografie e reperti del disastro aereo in una mostra
Indicatore triplo, un pezzo originale dell'aereo della strage
Il Centro Internazionale di Fotografia di Palermo, diretto da Letizia Battaglia, rende omaggio a Enrico Mattei con la mostra ideata e curata dalla giornalista Sabrina Pisu "Il caso Mattei, 56 anni dopo, foto e documenti inediti", allestita dall’8 settembre al 25 ottobre.
Sono esposti oltre sessanta tra fotografie e documenti fino ad ora mai presentati al pubblico, provenienti dagli atti dell’inchiesta condotta dal magistrato Calia sul disastro aereo avvenuto il 27 ottobre del 1962 in cui persero la vita Enrico Mattei, il pilota Irnerio Bertuzzi e il giornalista statunitense William McHale.
La mostra racconta le ultime ore di Mattei in Sicilia, la sua visita a Gagliano Castelferrato, in provincia di Enna, dove tenne il suo ultimo discorso e l’ultimo viaggio da Catania a Milano, conclusosi con lo schianto del suo aereo a Bascapè, in provincia di Pavia.
Una selezione di fotografie, provenienti dall’inchiesta di Pavia e dagli archivi Eni e Publifoto, immortala i rottami dell’aereo dispersi nella campagna, tra gli sguardi dei contadini che abitavano nella zona, di alcuni esponenti delle istituzioni, degli inquirenti e degli operatori della Croce Rossa che tentavano di recuperare frammenti di corpi.
Solo per questa esposizione vengono mostrati anche alcuni pezzi dell’aereo, gli unici sopravvissuti alla distruzione, tra cui l’indicatore triplo, fondamentale per le indagini.
Sono esposti oltre sessanta tra fotografie e documenti fino ad ora mai presentati al pubblico, provenienti dagli atti dell’inchiesta condotta dal magistrato Calia sul disastro aereo avvenuto il 27 ottobre del 1962 in cui persero la vita Enrico Mattei, il pilota Irnerio Bertuzzi e il giornalista statunitense William McHale.
La mostra racconta le ultime ore di Mattei in Sicilia, la sua visita a Gagliano Castelferrato, in provincia di Enna, dove tenne il suo ultimo discorso e l’ultimo viaggio da Catania a Milano, conclusosi con lo schianto del suo aereo a Bascapè, in provincia di Pavia.
Una selezione di fotografie, provenienti dall’inchiesta di Pavia e dagli archivi Eni e Publifoto, immortala i rottami dell’aereo dispersi nella campagna, tra gli sguardi dei contadini che abitavano nella zona, di alcuni esponenti delle istituzioni, degli inquirenti e degli operatori della Croce Rossa che tentavano di recuperare frammenti di corpi.
Solo per questa esposizione vengono mostrati anche alcuni pezzi dell’aereo, gli unici sopravvissuti alla distruzione, tra cui l’indicatore triplo, fondamentale per le indagini.
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