TEATRO E CABARET
HomeEventiTeatro E Cabaret

"Il pozzo del pazzi" di Scaldati: cinismo e linguaggio di strada al Teatro del Baglio

  • Verba Manent
  • Teatro del Baglio - Villafrati (Pa)
  • 26 maggio 2018 (evento concluso)
  • 21.15
  • 5 euro
  • Biglietti acquistabili al botteghino del Teatro del Baglio. Per informazioni telefonare al numero 324.0507009
Balarm
La redazione

Fabio Lo Meo e Luigi Rausa in "Il-pozzo dei Pazzi" di Franco Scaldati (foto di Allessandra Leone)

Aspanu e Binirittu sono due clochard: fra di loro c'è un rapporto di grande amicizia, continuamente messo alla prova dalla miseria. La loro vita è il cuore de "Il Pozzo dei Pazzi" di Franco Scaldati, che va in scena al Teatro del Baglio il 26 maggio alle 21.15 per la rassegna "Verba Manent" (leggi articolo di approfondimento).

"Il Pozzo dei Pazzi" è lo spettacolo più atteso della rassegna, e verrà portato in scena dalla Compagnia Scaldati. Sul palco si esibiranno Luigi Rausa, Fabio Lo Meo, Luciano Sergiomaria, Valeria Sara Lo Bue, Totò Pizzillo, Antonella Sampino, Fabiola Arculeo, Alessio Barone, Mariangiela Glorioso, e Luisa Hoffman.

Nella porzione di strada di Aspanu e Binirittu passano altre coppie di personaggi: un pazzo, Totò, la cui unica amica è una gallina; due amanti, Masino e Pinò, il cui amore si deteriora visibilmente e inesorabilmente davanti alla durezza della vita.

E ancora due suonatori, Matteo e Giovannino, dispettosi e cinici; una serie di figure quasi ultraterrene, la donna delle mele, le prefiche, i quali arricchiscono la vicenda di divertenti e irriverenti siparietti e di momenti poetici e di grande commozione.

Il linguaggio è quello della strada, duro, scurrile, ma estremamente divertente. Un delirio barocco, secondo la definizione di Vincenzo Consolo, nel quale la lingua dei bassifondi diventa fatto letterario.
Se vuoi essere informato su altri eventi come questo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

COSA C'È DA FARE