Due capolavori della musica da camera di Bach: il concerto all'Oratorio di San Mercurio

Marco Lo Cicero (viola da gamba) e Basilio Timpanaro (clavicembalo)
Prosegue con un nuovo concerto "Prima Estate" nell'ambito della nuova Stagione Concertistica dell'Associazione Kandiskij diretta dal maestro Aldo Lombardo a Palermo.
Appuntamento domenica 11 maggio, alle 19.00, nell'Oratorio di San Mercurio di Palermo con il concerto dal titolo "Bach. Sonate per viola da gamba e clavicembalo" che vede protagonisti Marco Lo Cicero (viola da gamba) e Basilio Timpanaro (clavicembalo).
Come le Sonate per violino e cembalo concertato, le tre Sonate per viola da gamba e clavicembalo (BWV 1027-1029) costituiscono uno di quei cicli organici in ognuno dei quali Bach compie una esaustiva esplorazione delle potenzialità tecniche ed espressive di uno strumento o di un gruppo di strumenti.
In particolare, a differenza della tradizionale sonata barocca per strumento solista e basso continuo, in cui è lo strumento ad arco o a fiato a svolgere la funzione solistica, Bach crea, per primo, la Sonata per cembalo obbligato o concertato, una struttura musicale moderna in cui alla mano destra del cembalo viene affidata una parte già scritta per esteso con funzione solistica alla pari dello strumento melodico.
Il risultato complessivo è quindi simile ad una triosonata, in cui la parte “obbligata” della mano destra sostituisce un secondo strumento melodico.
Le Sonate per viola da gamba e clavicembalo condividono, dunque, con le sonate per violino struttura e tipo di scrittura e sono al pari di quelle dei capolavori assoluti della musica da camera di Bach; scritte a Lipsia tra la fine degli anni ’30 e l’inizio dei ’40 del ‘700, quindi in un periodo successivo a quelle per violino (composte a Cöthen tra il 1720 e il 1723), sono anzi considerate da parte di alcuni critici perfino artisticamente superiori a quelle.
Il programma è completato da una delle Toccate per cembalo di Bach e dalla Sonata per Viola da gamba e basso continuo di Georg Philipp Telemann, compositore col quale Bach ebbe un solido rapporto di reciproca stima e amicizia (Telemann fu anche il padrino di Carl Philipp Emanuel Bach, uno dei figli più celebri di Johann Sebastian).
Bach apprezzava molto la musica di Telemann, tuttavia, Bach rimase più legato alla tradizione contrappuntistica tedesca, mentre Telemann si orientò verso uno stile più galante, cantabile e accessibile.
Questa differenza stilistica appare evidentissima all’ascolto della sonata per viola da gamba e basso continuo di Telemann, rispetto a quelle di Bach, nutrite di contrappunto che, a volte, sembra persino astrarre dalle peculiarità sonore dello strumento (rendendone arduo e virtuosistico l’approccio).
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
8 giugno 2025
Aula magna Palazzo Steri - ore 19.00
"Bach. Cantate e Concerti"
Appuntamento domenica 11 maggio, alle 19.00, nell'Oratorio di San Mercurio di Palermo con il concerto dal titolo "Bach. Sonate per viola da gamba e clavicembalo" che vede protagonisti Marco Lo Cicero (viola da gamba) e Basilio Timpanaro (clavicembalo).
Come le Sonate per violino e cembalo concertato, le tre Sonate per viola da gamba e clavicembalo (BWV 1027-1029) costituiscono uno di quei cicli organici in ognuno dei quali Bach compie una esaustiva esplorazione delle potenzialità tecniche ed espressive di uno strumento o di un gruppo di strumenti.
In particolare, a differenza della tradizionale sonata barocca per strumento solista e basso continuo, in cui è lo strumento ad arco o a fiato a svolgere la funzione solistica, Bach crea, per primo, la Sonata per cembalo obbligato o concertato, una struttura musicale moderna in cui alla mano destra del cembalo viene affidata una parte già scritta per esteso con funzione solistica alla pari dello strumento melodico.
Il risultato complessivo è quindi simile ad una triosonata, in cui la parte “obbligata” della mano destra sostituisce un secondo strumento melodico.
Le Sonate per viola da gamba e clavicembalo condividono, dunque, con le sonate per violino struttura e tipo di scrittura e sono al pari di quelle dei capolavori assoluti della musica da camera di Bach; scritte a Lipsia tra la fine degli anni ’30 e l’inizio dei ’40 del ‘700, quindi in un periodo successivo a quelle per violino (composte a Cöthen tra il 1720 e il 1723), sono anzi considerate da parte di alcuni critici perfino artisticamente superiori a quelle.
Il programma è completato da una delle Toccate per cembalo di Bach e dalla Sonata per Viola da gamba e basso continuo di Georg Philipp Telemann, compositore col quale Bach ebbe un solido rapporto di reciproca stima e amicizia (Telemann fu anche il padrino di Carl Philipp Emanuel Bach, uno dei figli più celebri di Johann Sebastian).
Bach apprezzava molto la musica di Telemann, tuttavia, Bach rimase più legato alla tradizione contrappuntistica tedesca, mentre Telemann si orientò verso uno stile più galante, cantabile e accessibile.
Questa differenza stilistica appare evidentissima all’ascolto della sonata per viola da gamba e basso continuo di Telemann, rispetto a quelle di Bach, nutrite di contrappunto che, a volte, sembra persino astrarre dalle peculiarità sonore dello strumento (rendendone arduo e virtuosistico l’approccio).
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
8 giugno 2025
Aula magna Palazzo Steri - ore 19.00
"Bach. Cantate e Concerti"
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