Ivano Porpora e "L'Argentino": la colazione alla libreria Modusvivendi
Ivano Porpora con il suo ultimo romanzo "L'Argentino" (Marsilio) è il protagonista della colazione letteraria di Modusvivendi. Dalle 9.30 colazione con caffé e cornetti offerta da Vivi Valenti Luxury Travel. Alle 11 Ivano Porpora presenta "L'Argentino". Con l'autore dialoga Stefano Leone.
Ve li ricorderete tutti, uno per uno, i personaggi di questo epico e struggente romanzo, dal respiro dostoevskiano, di Ivano Porpora. I ragazzini, i commercianti, gli ubriaconi. L’anno è il 1958, il luogo è un paesino della Spagna franchista popolato da contadini, artigiani, famiglie che dominano su tutte le altre. E l’evento è l’Evento: la Luce che torna, e non viene riconosciuta da nessuno se non dall’Oscurità. Nessuno sa di preciso chi sia, lo straniero male in arnese che tutti chiamano l’Argentino; ma il capo di una banda di ragazzini, Rosario, non ha esitazioni: quell’uomo altri non è che Gesù, tornato in terra per attraversare il male e farsi, di nuovo, carico del peccato del mondo. Rosario può riconoscerlo perché lui è, appunto, il male, il diavolo.
E l’Argentino lo riconosce a sua volta, e il paese si trasforma quindi in un campo di battaglia. Come già avveniva in "Nudi come siamo stati", nei suoi microcosmi – sempre piccoli paesi, quasi villaggi – Ivano Porpora crea un mondo nel quale ogni gesto, ogni parola si riduce a una questione di perdizione o salvezza, affrontando di petto il tema eterno e meraviglioso della lotta tra la Vita e la Morte.
Ve li ricorderete tutti, uno per uno, i personaggi di questo epico e struggente romanzo, dal respiro dostoevskiano, di Ivano Porpora. I ragazzini, i commercianti, gli ubriaconi. L’anno è il 1958, il luogo è un paesino della Spagna franchista popolato da contadini, artigiani, famiglie che dominano su tutte le altre. E l’evento è l’Evento: la Luce che torna, e non viene riconosciuta da nessuno se non dall’Oscurità. Nessuno sa di preciso chi sia, lo straniero male in arnese che tutti chiamano l’Argentino; ma il capo di una banda di ragazzini, Rosario, non ha esitazioni: quell’uomo altri non è che Gesù, tornato in terra per attraversare il male e farsi, di nuovo, carico del peccato del mondo. Rosario può riconoscerlo perché lui è, appunto, il male, il diavolo.
E l’Argentino lo riconosce a sua volta, e il paese si trasforma quindi in un campo di battaglia. Come già avveniva in "Nudi come siamo stati", nei suoi microcosmi – sempre piccoli paesi, quasi villaggi – Ivano Porpora crea un mondo nel quale ogni gesto, ogni parola si riduce a una questione di perdizione o salvezza, affrontando di petto il tema eterno e meraviglioso della lotta tra la Vita e la Morte.
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