L'analisi introspettiva di Ignazio Schifano nelle venti opere pittoriche di "Carte"
"Il rosa e il grigio" di Ignazio Schifano (part.)
La mostra personale di Ignazio Schifano (Palermo, 1976) è una selezione di venti opere pittoriche, informali e figurative, di diverse dimensioni e tecniche, prevalentemente olio su carta e tecnica mista su carta, a cura di Laura Faranda.
I lavori di "Carte", esposti per la prima volta a Messina e pensati appositamente per Cocco Arte Contemporanea, immergono il visitatore in una grande originalità e qualità dell'uso del colore, del gesto vorticoso e informale, nel simbolo, fino ad arrivare alla figura.
Le opere prendono per mano chi li osserva facendolo approcciare alle tecniche più varie che l'artista approfondisce, perfezionandole e rivisitandole di volta in volta.
L'esposizione, contenente anche degli omaggi alla Città dello Stretto, è espressione di una forte sensibilità, intrisa di una poetica frutto dell'incontro tra la calura siciliana ed il grigio fumo di Londra, la città che per alcuni anni lo ha adottato.
L'uomo di Schifano porta sempre con sé una consapevolezza identitaria accompagnata da un desiderio di preghiera di salvezza e di speranza, con i piedi ancorati sulla terra ma con lo sguardo rivolto sempre verso l'alto.
La formazione artistica di Ignazio Schifano è legata al mondo del restauro e dell'antiquariato, campi in cui fa esperienza ventennale.
Dopo l’Accademia di Palermo, si trasferisce a Londra, approfondendo i suoi studi legati all'arte pittorica e al restauro ed iniziando una collaborazione con il rinomato Titian Studio.
In Italia, consegue la qualifìca di Restauratore di Affreschi e Pitture Murali, ed è protagonista di mostre personali e collettive. Alcuni dei suoi lavori fanno parte della collezione del Castello di Fumone (FR), della Collezione MacS (Museo d'Arte Contemporanea Siciliana) di Catania, del Museo di Rende e del Palazzo della Provincia di Cosenza.
Collabora con diverse gallerie in Italia, tra cui la galleria Lombardi nella sua sede di Palermo e di Roma e la romana Pio Monti Arte Contemporanea.
Del suo lavoro si sono interessati critici e storici dell'arte, tra cui Claudio Strinati, Andrea Romoli Barberini e Alba Romano Pace.
I lavori di "Carte", esposti per la prima volta a Messina e pensati appositamente per Cocco Arte Contemporanea, immergono il visitatore in una grande originalità e qualità dell'uso del colore, del gesto vorticoso e informale, nel simbolo, fino ad arrivare alla figura.
Le opere prendono per mano chi li osserva facendolo approcciare alle tecniche più varie che l'artista approfondisce, perfezionandole e rivisitandole di volta in volta.
L'esposizione, contenente anche degli omaggi alla Città dello Stretto, è espressione di una forte sensibilità, intrisa di una poetica frutto dell'incontro tra la calura siciliana ed il grigio fumo di Londra, la città che per alcuni anni lo ha adottato.
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Un'analisi introspettiva ed originale e, nel contempo, una riflessione assolutamente contemporanea che interpella l'uomo, il suo essere pelle, carne, anima, inconscio; ma anche le sue gioie, le sue angosce.L'uomo di Schifano porta sempre con sé una consapevolezza identitaria accompagnata da un desiderio di preghiera di salvezza e di speranza, con i piedi ancorati sulla terra ma con lo sguardo rivolto sempre verso l'alto.
La formazione artistica di Ignazio Schifano è legata al mondo del restauro e dell'antiquariato, campi in cui fa esperienza ventennale.
Dopo l’Accademia di Palermo, si trasferisce a Londra, approfondendo i suoi studi legati all'arte pittorica e al restauro ed iniziando una collaborazione con il rinomato Titian Studio.
In Italia, consegue la qualifìca di Restauratore di Affreschi e Pitture Murali, ed è protagonista di mostre personali e collettive. Alcuni dei suoi lavori fanno parte della collezione del Castello di Fumone (FR), della Collezione MacS (Museo d'Arte Contemporanea Siciliana) di Catania, del Museo di Rende e del Palazzo della Provincia di Cosenza.
Collabora con diverse gallerie in Italia, tra cui la galleria Lombardi nella sua sede di Palermo e di Roma e la romana Pio Monti Arte Contemporanea.
Del suo lavoro si sono interessati critici e storici dell'arte, tra cui Claudio Strinati, Andrea Romoli Barberini e Alba Romano Pace.
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