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La leggenda di Cassius Clay si intreccia con il fenomeno della migrazione: debutta a Palermo "Chiamami Mohamed Alì"

  • Piccolo Teatro Patafisico - Palermo
  • Dal 25 al 27 ottobre 2019 (evento concluso)
  • Venerdì 25 e sabato 26 ottobre alle 21, domenica 27 alle 18
  • 7 euro
Balarm
La redazione

Ibrahima Deme sulla scena di “M'appelle Mohamed Alì / Chiamami Mohamed Alì” di Dieudonné Niangouna

Da venerdì 25 a domenica 27 ottobre al Piccolo Teatro Patafisico va in scena “M'appelle Mohamed Alì / Chiamami Mohamed Alì” del drammaturgo congolese Dieudonné Niangouna: un testo scelto non a caso dalla compagnia Blitz, oggi costituita da professionisti dello spettacolo locali e da migranti giunti via mare soltanto due anni fa.

Il testo porta sulla scena un uomo simbolo: Mohamed Alì (interpretato da Ibrahima Deme). La leggenda di Cassius Clay si intreccia a una parola poetica che mette in scena il senso dell’essere africano oggi e la sua rappresentazione. In questo modo denuncia la discriminazione e il razzismo riflettendo al contempo sul senso della memoria e dell’identità culturale e sul potere di riconciliazione che può avere il teatro. La scelta del tema è stata determinata dalle domande emerse con più forza durante gli incontri con i migranti: “Che cosa resterà di me se dimentico la mia cultura” o anche “Adesso che sto imparando una nuova cultura, come faccio a recuperare, non dimenticare, fare conoscere la mia?”. 
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Molto forte è stato quindi il bisogno di ricollegarsi ad autori della letteratura del proprio Paese di origine e molto difficile, al contrario, è stato reperire testi e traduzioni quando se ne è presentata la necessità.

Per questo motivo la scelta è stata quella di attingere all’immenso bacino della drammaturgia africana, poco conosciuta in Italia, altrettanto, oggi, poco rappresentata e tradotta, ma che pure è l’unica in grado di raccontare il contesto di urgenza in cui il continente africano si trova e i vuoti che la violenza ha determinato nel tessuto sociale.

M'appelle Mohamed Alì / Chiamami Mohamed Alì” vede la traduzione e la regia di Margherita Ortolani ed è interpretato da Ibrahima Deme. Le luci sono di Gabriele Gugliara e Mbemba Camara, musica e suono di Roberto Cammarata e Moussa Sangaré, le scene e i costumi sono di Souleymane Bah e Vito Bartucca, il training è di Chadli Aloui, la comunicazione è di Agnese Gugliara e Moussa Koulibaly, la documentazione foto/video è di Bassi Dembele, Alessandro Lopes e Laura Scavuzzo e infine la grafica è di Alessandro Riva.

Lo spettacolo è stato realizzato nell'ambito del progetto ideato dalla compagnia Blitz “Diverse Visioni”: si tratta di un progetto di creazione e inclusione attraverso il teatro destinato a giovani migranti, rifugiati e richiedenti asilo della città di Palermo. È attivo dal 2017 e nel 2019 vince il bando Partecipazione 2019 che permette di sviluppare il secondo step del progetto, Diverse Visioni#2, realizzato in collaborazione con il Piccolo Teatro Patafisico, il Patrocinio dell’Assessorato alle CulturE del Comune di Palermo e con il supporto di UNHCR- Agenzia Onu per i rifugiati ed Intersos.

Blitz è una Compagnia di ricerca, formazione e creazione teatrale, fondata a Palermo nel novembre 2014, che riunisce la consolidata esperienza di artisti di diversa provenienza e sceglie Palermo come sede e perno propulsore del suo fare.
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