La storia di Charlie Parker, famoso jazzista: "Bird" di Clint Eastwood al Supercineclub

Da una parte un mito della musica di tutti i tempi, il genio maledetto del jazz, Charlie Parker; dall'altra uno dei registi contemporanei più amati e autore di film indimenticabili, Clint Eastwood: da questo connubio esplosivo nasce "Bird" (1988), la pellicola in programma al Supercineclub del Rouge et Noir, lunedì 20 gennaio alle 18 in versione doppiata in italiano e alle 21 in quella originale con sottotitoli in italiano.

Quello di Clint Eastwood è un profondo atto d'amore. Parker (interpretato da un sorprendente Forest Whitaker, qui al suo esordio cinematografico) è descritto, raccontato, nella sua vita privata e in quella di artista, con un occhio ammirato e poetico ma senza concessioni all'indulgenza. In "Bird" non c’è solo il formidabile ritratto di un uomo-mito ma anche la rappresentazione di un'epoca straordinaria: quella di un'America notturna popolata da grandi problemi ma anche da una vitalità prorompente, da una smisurata voglia di affidare alla musica il proprio destino, la propria rinascita. 

Alle 20.30 la presentazione di Gian Mauro Costa e del docente di Storia del Jazz Gigi Razete.