"Le grand bleu" a Palermo: la mostra bi-personale che mette a confronto Stedman e Costagliola

Un'opera di Nicholas Stedman
“Le grand bleu” è il titolo della mostra con la quale il “Centro d’arte Raffaello” riapre i battenti dopo la pausa estiva.
La bi-personale, allestita da sabato 24 settembre (inaugurazione alle 19.30) al 29 ottobre negli spazi di via Notarbartolo 9/e a Palermo, mette a confronto gli artisti Nicholas Stedman e Alessandro Costagliola.
Al “Centro d’arte Raffaello”, di cui è direttore artistico Sabrina Di Gesaro, protagoniste le opere del pittore inglese e dello scultore siciliano, entrambi molto amati, che raffigurano corpi statuari, ben definiti nella struttura muscolare, tonici e potenti. Ma, al contempo, capaci di equilibrio e leggerezza, quasi in grado di volare nel profondo blu del mare.
Tuffatori, acrobati e danzatori volteggiano liberi, scevri da qualsiasi peso corporeo, nell’elemento acquatico o aereo a cui sentono di appartenere come delfini o volatili, dotati di un potere che sovrasta la condizione umana.
Nelle opere di entrambi gli artisti, i soggetti rappresentati sembrano proiettati ad una dimensione in cui la forza e la potenza dei corpi si coniuga a una lievità che vince i limiti spazio-temporali, riconducendo ad una dimensione indefinita di libertà assoluta in cui rintracciare una piena felicità.
La mostra, a cura del critico Giuseppe Carli, trae ispirazione, già a partire dal titolo, dal film omonimo di Luc Besson, “Le grand bleu”, del 1988 e - grazie all'ausilio della dimensione digitale - è possibile visitarla anche sul sito del Centro d'Arte Raffaello.
La mostra è un ritratto allo specchio fra i due artisti, all’insegna di una corrispondenza dialogica che pare giungere a una trasposizione dei loro personaggi: da un’interpretazione pittorica a una scultorea e viceversa, in un rimando speculare che ne rivela l’intesa e l’affinità artistica. Un’esperienza immersiva nel profondo blu cattura lo spettatore verso una contemplazione che si fa rapimento sensoriale.
Il concept progettuale della mostra di arte contemporanea si basa sull’energia che si instaura tra i due instancabili creatori, diversi per età ed esperienze compiute. Un confronto artistico all’insegna della libertà di dialogo, quello instauratosi tra Nicholas Stedman e Alessandro Costagliola, che ha condotto a un esito ricco di contaminazioni.
La bi-personale, allestita da sabato 24 settembre (inaugurazione alle 19.30) al 29 ottobre negli spazi di via Notarbartolo 9/e a Palermo, mette a confronto gli artisti Nicholas Stedman e Alessandro Costagliola.
Al “Centro d’arte Raffaello”, di cui è direttore artistico Sabrina Di Gesaro, protagoniste le opere del pittore inglese e dello scultore siciliano, entrambi molto amati, che raffigurano corpi statuari, ben definiti nella struttura muscolare, tonici e potenti. Ma, al contempo, capaci di equilibrio e leggerezza, quasi in grado di volare nel profondo blu del mare.
Tuffatori, acrobati e danzatori volteggiano liberi, scevri da qualsiasi peso corporeo, nell’elemento acquatico o aereo a cui sentono di appartenere come delfini o volatili, dotati di un potere che sovrasta la condizione umana.
Nelle opere di entrambi gli artisti, i soggetti rappresentati sembrano proiettati ad una dimensione in cui la forza e la potenza dei corpi si coniuga a una lievità che vince i limiti spazio-temporali, riconducendo ad una dimensione indefinita di libertà assoluta in cui rintracciare una piena felicità.
La mostra, a cura del critico Giuseppe Carli, trae ispirazione, già a partire dal titolo, dal film omonimo di Luc Besson, “Le grand bleu”, del 1988 e - grazie all'ausilio della dimensione digitale - è possibile visitarla anche sul sito del Centro d'Arte Raffaello.
La mostra è un ritratto allo specchio fra i due artisti, all’insegna di una corrispondenza dialogica che pare giungere a una trasposizione dei loro personaggi: da un’interpretazione pittorica a una scultorea e viceversa, in un rimando speculare che ne rivela l’intesa e l’affinità artistica. Un’esperienza immersiva nel profondo blu cattura lo spettatore verso una contemplazione che si fa rapimento sensoriale.
Il concept progettuale della mostra di arte contemporanea si basa sull’energia che si instaura tra i due instancabili creatori, diversi per età ed esperienze compiute. Un confronto artistico all’insegna della libertà di dialogo, quello instauratosi tra Nicholas Stedman e Alessandro Costagliola, che ha condotto a un esito ricco di contaminazioni.
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