"Mi gran obra": lo spettacolo di David Espinosa al Museo delle Marionette
Va in scena, per il XLIV Festival di Morgana, venerdì 15 novembre lo spettacolo con David Espinosa e Jordi Casanovas "Mi gran obra".
Una voce proviene da un iPhone, posto di fianco a una grande valigia chiusa che delimita lo spazio per un gruppo di soldatini “civili”, personaggi di qualcosa che non si conosce ancora; un piccolo megafono la amplifica a definire cosa si vedrà, di lì a poco, raccontando l’origine dell’opera nella volontà di un teatro senza i confini delle scarse economie e consegnando istruzioni di cui già si intuisce il carattere ludico. Un binocolo, da un metro.
David Espinosa si dispone dietro un tavolo con due piccoli altoparlanti ai lati, inizia a disporre i modellini con cui opererà una riduzione in scala del grande teatro attraverso i due concetti basilari che al teatro presiedono, ossia azione e reazione, per meglio dire movimento e percezione, questa stessa umanità miope può ri-specchiare passato presente e futuro: sogni di vita perduti o solo immaginati, passioni, evasioni, cadute e rimbalzi, vacanze e paure. Gli attori senza cuore, solo colori e plastica, prendono vita sotto le dita del regista, demiurgo e attore egli stesso.
Una voce proviene da un iPhone, posto di fianco a una grande valigia chiusa che delimita lo spazio per un gruppo di soldatini “civili”, personaggi di qualcosa che non si conosce ancora; un piccolo megafono la amplifica a definire cosa si vedrà, di lì a poco, raccontando l’origine dell’opera nella volontà di un teatro senza i confini delle scarse economie e consegnando istruzioni di cui già si intuisce il carattere ludico. Un binocolo, da un metro.
David Espinosa si dispone dietro un tavolo con due piccoli altoparlanti ai lati, inizia a disporre i modellini con cui opererà una riduzione in scala del grande teatro attraverso i due concetti basilari che al teatro presiedono, ossia azione e reazione, per meglio dire movimento e percezione, questa stessa umanità miope può ri-specchiare passato presente e futuro: sogni di vita perduti o solo immaginati, passioni, evasioni, cadute e rimbalzi, vacanze e paure. Gli attori senza cuore, solo colori e plastica, prendono vita sotto le dita del regista, demiurgo e attore egli stesso.
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Dal 7 luglio 2023 al 19 maggio 2024L'antico Tempio di Segesta riapre dopo 20 anni: le visite con la nuova mostra "Elyma"
-
MOSTRE
Dal 1 dicembre 2023 al 30 settembre 2024Alla scoperta della "Palermo Felicissima": la mostra interattiva riapre Palazzo Bonocore
-
MOSTRE
Dal 13 dicembre 2023 al 30 settembre 2024"Thesaurus" a Palazzo Reale: la mostra sui tesori (segreti) della Cappella Palatina