"Elusive parvenze": personale di Antonio Recca

Non ci sono enfasi e retorica, e non ci sono essere umani, nei luoghi ameni e nei misteriosi territori che Antonio Recca (Catania, 1957) ha rappresentato nei dipinti in mostra per “Elusive Parvenze”.
Che siano o meno luoghi della sua Sicilia, Recca, arricchito dalla lezione dell’informale segnico che oggi rivede attraverso nuove sperimentazioni, dà vita a paesaggi astratti, dell’anima, che mantengono un debole riferimento con il reale che viene sublimato, trasformato e innalzato a pensiero, a elaborazione, come è proprio della magia dell’arte.
Si tratta di opere recenti, su forex e su carta, che nella trasfigurazione artistica ci mostrano come un ambiente naturale e non antropizzato possa diventare un paesaggio esemplare che trova il suo completamento nel valore estetico, come in “Ciane e saline”, “San Calogero”, “Novaluce”, “Outskirts” e nelle serie dei “Landscape” e dei “Paysage”. Con queste dipinti di grande e di piccolo formato, l’artista attira il fruitore in un trappola emozionale e onirica in cui i colori sono attenuati dai neri profondi che hanno lo scopo di amplificare gli stati emozionali.
“Elusive parvenze” conclude un progetto espositivo, composto da due mostre curate da Calusca e ospitate dalla Galleria Art’è, che ha avuto inizio nel mese di aprile 2014 con “Carte al quadrato” di Alfio Pappalardo. Quest’esperienza è stata raccolta in un libro che sarà presentato durante la mostra, edito da Newl’ink, in cui le opere di Recca sono introdotte da un testo di Ornella Fazzina e quelle di Pappalardo da un testo di Rocco Giudice.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi
-
TEATRO E CABARET
L'esordio di Roberto Andò alla regia di un classico: "Elettra" al Teatro Greco di Siracusa