"Escher": a Catania il percorso espositivo dedicato all'artista olandese

Un percorso espositivo che arriva per la prima volta in Sicilia, un cammino artistico che racchiude le opere di un grande genio olandese, pittore, grafico e incisore: prorogata fino al 5 novembre al Palazzo della Cultura di Catania arriva la mostra "Escher".
Da "Mano con sfera riflettente" del 1935 a "Vincolo d'unione" del 1956, la mostra comprende tanto le opere emblematiche e ormai presenti nell’immaginario collettivo quanto un'inedita selezione di opere prodotte da Escher durante i vari soggiorni in Sicilia avvenuti tra il 1928 e il 1936.
Proprio nel Sud Italia e nell'Isola in particolare, l’artista maturò buona parte di quelle idee e suggestioni che caratterizzano, nel segno della sintesi tra scienza e arte, la sua matura produzione e gli studi sulle forme che lo hanno reso celebre e produsse numerose opere grafiche ritraendo città e paesi noti.
Ciò che però più lo appassionava era la ricerca di luoghi "eccentrici", solitari e sperduti, scorci e suggestioni che, prima fissate nei disegni, poi si trasformavano in incisioni, soprattutto xilografie e litografie: così disegna le colonne e i prospetti degli antichi templi greci della Sicilia occidentale (Tempio di Segesta, Sicilia, 1932) e e "cartoline" di litorali come in Catania (1936).
La mostra Escher è promossa dal Comune di Catania, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con la M.C. Escher Foundation ed è curata da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea.
Da "Mano con sfera riflettente" del 1935 a "Vincolo d'unione" del 1956, la mostra comprende tanto le opere emblematiche e ormai presenti nell’immaginario collettivo quanto un'inedita selezione di opere prodotte da Escher durante i vari soggiorni in Sicilia avvenuti tra il 1928 e il 1936.
Proprio nel Sud Italia e nell'Isola in particolare, l’artista maturò buona parte di quelle idee e suggestioni che caratterizzano, nel segno della sintesi tra scienza e arte, la sua matura produzione e gli studi sulle forme che lo hanno reso celebre e produsse numerose opere grafiche ritraendo città e paesi noti.
Ciò che però più lo appassionava era la ricerca di luoghi "eccentrici", solitari e sperduti, scorci e suggestioni che, prima fissate nei disegni, poi si trasformavano in incisioni, soprattutto xilografie e litografie: così disegna le colonne e i prospetti degli antichi templi greci della Sicilia occidentale (Tempio di Segesta, Sicilia, 1932) e e "cartoline" di litorali come in Catania (1936).
La mostra Escher è promossa dal Comune di Catania, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con la M.C. Escher Foundation ed è curata da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea.
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