Il bianco e nero nelle immagini "Un_Natural Bestiary" di Andrea Alessio

Wien Naturhistorischies Museum, 2006
Apprezzate al recente "Ragusa Foto-Festival", le immagini della mostra curata da Fabio Florio, denunciano la lezione dei grandi fotografi con cui l’artista si è formato, da Gabriele Basilico a Guido Guidi, e da cui ha appreso il gusto per il vibrante bianco e nero, scelto.
Le opere esposte offrono allo spettatore uno sguardo, intenso e particolarmente suggestivo, sul mondo animale e sul rapporto con l’uomo mettendo in evidenzia le conseguenze che la mano umana ha arrecato alla natura: una visione fotografica che Alessio crea dei paesaggi surreali, ripresi da una realtà vissuta in quasi vent’anni di ricerca.
La mostra crea un’atmosfera che trasporta lo spettatore in una dimensione dove si mescolano realtà e finzione. Tra gli obiettivi non c’è solo la mera rappresentazione fotografica, ma molto di più: la possibilità di superare quella barriera cognitiva causata dalla difficoltà di distinguere, in immagini “ferme”, ciò che è ancora vivo da ciò che non lo è più.
Il lavoro di Alessio fa parte di un'importante collettiva dal titolo "Climate Smart Evolution, che affronta il tema delicato e attuale, dei cambiamenti climatici. Da queste immagini, un unico messaggio d’allarme: l’estinzione di alcune specie animali causata dall'uomo e il conseguente cambiamento del territorio faranno sì che resti soltanto un mero ed innaturale archivio.
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