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“Palermo oh cara”: all'Auditorium Rai Sicilia si ricorda l'opera di Gigi Burruano

  • Auditorium Rai Sicilia - Palermo
  • 18 gennaio 2020 (evento concluso)
  • 21.00
  • Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Nacque quasi per caso "Palermo oh cara!", simbolo della città e di un'epoca povera ma bella, ricca di contraddizioni. Gigi Burruano ne fu l'autore, il regista ed il protagonista con il personaggio di Rancutanu, lo strozzino. Prodotta dal Piccolo Teatro Città di Palermo, nonostante si trattasse di un'opera in lingua, ebbe un successo clamoroso anche a Roma. Un copione vero e proprio non c'era, ma il testo venne fuori poco per volta, sera dopo sera.

Nacquero così "gné gné", il ladruncolo, interpretato da Giacomo Civiletti, "u surci" l'omino della riffa, interpretato da Paride Benassai mentre Rory Quattrocchi aveva il doppio ruolo della vecchia e di Rosuccia, il primo nudo palermitano. Personaggi di un universo disperato, ai margini della “buona” società, rappresentato ora dalla violenza dei quartieri ora dagli impeti di generosità e vitalità della povera gente. A Palermo, dopo qualche stento iniziale, lo spettacolo diventò un cult: 300 repliche al Piccolo Teatro, tournée a Catania, Milano, Torino, là dove anche di questo dialetto non capivano una parola. 

All'Auditorium Rai Sicilia, sabato 18 gennaio alle ore 21, si presenta "Palermo oh cara", con la partecipazione di Rory Quattrocchi, Giacomo Civiletti, Paride Benassai e il Maestro Toti Basso.

 

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