LE VIE DEI TESORI
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Peppe Schiera, lo sberleffo contro il Fascismo: le visite (teatralizzate) in due luoghi simbolo di Palermo

Balarm
La redazione

Un momento della visita a Palazzo Costantino a Palermo (foto di Igor Petyx)

Peppe Schiera fu un poeta di strada che durante la guerra opponeva ai toni trionfalistici di propaganda un controcanto fatto di sberleffi al regime.

Salvo Licata, che ne riscoprì il genio, immagina la moglie del poeta, Margherita Vaccaro, “Margheritina”, che ne racconta la storia e che rivive grazie Stefania Blandeburgo in questa visita teatralizzata che si tiene nell'ambito del festival "Le Vie dei Tesori", nelle domeniche di ottobre in due luoghi simbolo di Palermo.

Le visite - per gentile concessione di Costanza Licata e dell’associazione "Gli Amici di Salvo Licata" - si svolgono tra la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo (domenica 3 e 24 ottobre) e Palazzo Costantino (domenica 10 e 31 ottobre).

Una storia che comincia nella borgata di Tommaso Natale, dove Schiera nasce nel 1898, e finisce con il bombardamento del 9 maggio 1943 davanti al rifugio antiaereo di via dei Biscottari.

Una vita di stenti, casa al mercato di Ballarò, i versi scritti su foglietti di carta e venduti per poche lire, le punizioni del regime: olio di ricino, manganello e frequenti soggiorni in camera di sicurezza.

Tanto che, morto lui, la moglie bruciò per paura duemila foglietti dei suoi versi.

Un omaggio a questo cantore popolare e alla memoria di un giornalista e drammaturgo i cui testi sono stati cavalli di battaglia di una gloriosa generazione di attori palermitani, inesauribile pozzo letterario per scoprire una città verace e sanguigna.
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