Rinascere con il teatro: al Buccheri La Ferla di Palermo una performance con i pazienti usciti dal coma

Lo spettacolo è in lavorazione da un anno nell'ambito del laboratorio creativo organizzato dall'ambulatorio di gravi cerebrolesioni che afferisce all’Unità Operativa di Riabilitazione del Buccheri La Ferla, diretta dal dottor Giorgio Mandalà.
Il teatro diventa così un importante mezzo per accrescere il benessere e la qualità della vita dei pazienti: agisce sulla componente motoria, cognitiva ed emotivo-relazionale e aumenta la loro tolleranza e partecipazione a trattamenti riabilitativi spesso lunghi e impegnativi.
«L’aspetto principale di questo laboratorio è l’elemento della socializzazione tra persone che hanno vissuto la stessa esperienza in un contesto che sia al tempo stesso riabilitativo e ludico» afferma Giorgio Mandalà. «La finalità ultima è pertanto la completa riabilitazione delle persone, non soltanto nelle loro abilità motorie, comunicative (linguistiche e non) e cognitive, ma soprattutto nelle abilità di reinserimento familiare, sociale e, quando possibile, lavorativo, affinché possano tornare ad avere un ruolo nella società».
I dieci pazienti del laboratorio sono, quindi gli attori, i costumisti e sotto molti punti di vista anche i registi dello spettacolo, arricchito dalle scenografie realizzate dai pazienti inseriti nell’ambulatorio riabilitativo di "arte terapia".
La seratà è aperta, inoltre, dall’esibizione di un gruppo di pazienti, affetti da diverse patologie quali Parkinson, emiplegia o ictus, che frequentano l’ambulatorio di tangoterapia.
L’ingresso allo spettacolo è libero ma chi volesse può lasciare un’offerta che sarà devoluta al Centro di Accoglienza "Beato Padre Olallo".
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