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"RitrovArsi" con l'arte nel cuore di Noto: le opere in mostra a Villa d'Ercole

  • Villa d'Ercole - Noto (Sr)
  • Dal 6 al 31 agosto 2022 (evento concluso)
  • Dalle ore 18.00 alle 22.00
  • Gratuito
Balarm
La redazione

"RitrovArsi"

La sala espositiva di Villa d’Ercole a Noto ospita la mostra “RitrovArsi”, visitabile dal 6 al 31 agosto 2022, dalle ore 18.00 alle 22.00.

Carte da parati, ritagli e residui da antiche legatorie, carte di recupero, foglia d’oro e cartone da imballaggio convivono e si innestano, si congiungono, si ritrovano sui fogli che l’artista sceglie come luogo dell’incontro e della rottura, la sacralità tra ciò che è divino e ciò che è fondamentalmente effimero, umano, profano. 

Un branco di pesci percorre la direzione del sogno, dell’immaginario per ritrovarsi in uno spazio che possa accogliere tutti indistintamente. Non tutti i componenti del branco trovano la loro collocazione nello spazio. Scene da un martirio quotidiano servite su piatti d’argento, tutto è lecito, tutto è già visto, interpretato e by-passato dalla tradizione e dai dogmi. 

Dove sono finite la pietà, la compassione e la partecipazione? L’immagine femminile al centro della scena, consacrata alla barocca maniera, in contemplazione e mistico incanto, come le opere ispirate alle già note Sant’Anna, Santa Rosalia, Santa Lucia, Sant’Agata, è un richiamo alla devozione popolare. 
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Quei pesci, quelle anime smarrite o determinate a raggiungere la meta, nel passaggio che attraversa l’esistenza, il luogo ed il tempo, finiscono per divenire altro: fiammelle di luce, di passione, veri e propri ex voto. Tra l’umano ed il divino c’è uno spazio inviolato le cui chiavi d’accesso sono affidate all’Arte: Ritrovarsi è anche un gioco di parole e d’intenti. RitrovArsi è trovarsi nell’Arte ed ardere per essa. 

RitrovArsi dopo essere stati altro, altrove. Le figure antropomorfe e animali lasciano finalmente spazio al sacro, alla percezione del divino, al significato che ognuno attribuisce alla luce, alla fiammella che arde dentro, al votarsi a qualcosa, al dedicarsi alla ricerca, al ritrovare se stessi, al ritrovarsi in se stessi. Come l’essenza materica rivela la natura delle cose, così le opere di Lucio Pintaldi in Ritrovarsi invitano alla scomposizione, alla domanda, al dubbio. 

La rappresentazione del sacro e del profano, della fluidità tra i generi, simbolici pesci ed ex voto che convivono in uno spazio percorso dal pulsare delle passioni ci ricordano che il motore di tutto è nell’umana frequenza cardiaca che connette le cose alla più sacra e divina delle opportunità: la libertà di esistere e di credere ed il ritrovamento del sé.
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