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Tre giorni a Contessa Entellina per San Giuseppe: tra "artari", processioni e piatti tipici

  • Vari luoghi - Contessa Entellina (Pa)
  • Dal 18 al 20 marzo 2023 (evento concluso)
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  • Gratuito
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La redazione

L'altare di San Giuseppe a Contessa Entellina (foto di Simona Colletti)

Ritrovarsi a Contessa Entellina per la festa di San Giuseppe.

Sabato 18 e domenica 19 marzo (con una coda lunedì 20) non si devono perdere i festeggiamenti di San Giuseppe che vedranno allestiti i tradizionali “artari” (altari) addobbati, che un tempo venivano preparati nelle case private in segno di devozione al santo, per chiedere grazie importanti o ringraziare di aiuti ricevuti.

Oggi la tradizione è ancora molto sentita ma sono pochissime le famiglie che la seguono. Quest’anno saranno tre gli “artari” allestiti con il supporto dell’amministrazione comunale: uno realizzato dalla Pro Loco, un secondo dalla Consulta delle Donne e il terzo dalla parrocchia di Maria Santissima della Favara, colmi dei famosi pani tradizionali e dei "cucciddati".

Ma si potrà anche seguire “Lu viaggiu dulurusu”, intonato dai cantori per le vie del borgo, partecipare al Pranzo dei Santi e chiudere lunedì con la processione di San Giuseppe La Festa di San Giuseppe è una tradizione importante a Contessa Entellina, sentita dall’intero paese, ma che diventa anche motivo di promozione turistica di un territorio straordinario.
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Sabato 18 marzo alle 17.30 la festa inizia in Comune con la presentazione del nuovo portale Kuntisa, vetrina web e social del borgo attraverso le sue aziende, gli artigiani, i riti e i costumi. Partecipano il sindaco Leonardo Spera, l'assessore al Turismo Carolina Lala e il presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori Laura Anello.

La festa vera e propria inizia invece alle 19.30 con “Lu viaggiu dulurusu”, intonato dai cantori per le vie del borgo al seguito della banda musicale G.Ferrara.

Eccoci agli “artari”: sono uno spettacolo, colmi dei famosi pani tradizionali e dei “cuccidati” che richiamano la Sacra Famiglia e i Santi. Viene allestito con attenzione, con l’aiuto dell’intera comunità visto che ogni famiglia custodisce gelosamente i suoi tessuti e li tramanda da madre in figlia.

Le coperte cucite a mano, ricamate in seta, oro e filati preziosi, formeranno il cielo: sotto andrà sistemata un’immagine della Sacra Famiglia, decorata con foglie di alloro, attorno le offerte: pasta, vino e verdure di stagione come cardi, carciofi, asparagi e finocchi selvatici, a frittata oppure lessate e ricoperte di mollica di pane con lo zucchero (un piatto tipico e tradizionale della festa è appunto ‘a pasta cu’ a muddica: si tosta la mollica di pane e si uniscono miele, mandorle, zucchero, cannella, per condire i bucatini scolati molto al dente, da mangiare rigorosamente con le mani).

Il Pranzo dei Santi sarà invece domenica 19 a mezzogiorno: dopo la messa i Santi si recano nell’Artaru e a porte chiuse iniziano a mangiare serviti dal membro della famiglia che ha promesso l’artaru al Patriarca.

Tradizione vuole che ogni Santo deve assaggiare tutto ciò che gli viene servito e deve mangiarlo con le mani. Quando i Santi hanno finito di mangiare escono dalla stanza dell’Artaru con i Cucciddati in testa. Alla fine del rito, distribuzione di pasta cu’ a muddica a tutti i presenti.

Lunedì sera alle 19.30 partirà la processione di san Giuseppe per le vie di Contessa Entellina.
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