Una storia di dolore e speranza: "Con tutto il mio amare" allo Spazio Franco
Un eterogeneo parterre di artisti del panorama teatrale "made in Sicily" è protagonista dell'anteprima della rassegna "Scena Nostra" di Spazio Franco: a partire dal 3 novembre vanno in scena sei spettacoli, tra le migliori espressioni della comunità di artisti che compongono la scena locale.
La rassegna prosegue, venerdì 16 e sabato 17 novembre, con uno spettacolo firmato da Gabriele Cicirello: "Con tutto il mio amare", una storia di dolore e di speranza che attinge dalla realtà palermitana.
Alfredo, giovane padre vedovo, smarrisce la figlia Rosalia di cinque anni sulla spiaggia di Mondello a Palermo, una domenica mattina. Da quel momento la sua vita si trasforma in un dolore che non trova pace.
In una dimensione surreale, come fosse un gioco, il protagonista proietta davanti a sé la sua famiglia, la sua serenità, la sua ideale normalità. È proprio restando aggrappato alla bellezza dei ricordi che Alfredo riesce a ribellarsi alla sofferenza.
In scena lo stesso Gabriele Cicirello, coadiuvato alla regia da Simona Sciarabba, con Federica Aloisio e Valeria Sala Lo Bue. Le scene sono di Giuliana Santoro mentre le luci sono a cura di Gabriele Circo.
La rassegna prosegue, venerdì 16 e sabato 17 novembre, con uno spettacolo firmato da Gabriele Cicirello: "Con tutto il mio amare", una storia di dolore e di speranza che attinge dalla realtà palermitana.
Alfredo, giovane padre vedovo, smarrisce la figlia Rosalia di cinque anni sulla spiaggia di Mondello a Palermo, una domenica mattina. Da quel momento la sua vita si trasforma in un dolore che non trova pace.
In una dimensione surreale, come fosse un gioco, il protagonista proietta davanti a sé la sua famiglia, la sua serenità, la sua ideale normalità. È proprio restando aggrappato alla bellezza dei ricordi che Alfredo riesce a ribellarsi alla sofferenza.
In scena lo stesso Gabriele Cicirello, coadiuvato alla regia da Simona Sciarabba, con Federica Aloisio e Valeria Sala Lo Bue. Le scene sono di Giuliana Santoro mentre le luci sono a cura di Gabriele Circo.
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