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Uno "Stonehenge" sostenibile: da New York a Palermo, la mega installazione allo Spasimo

Balarm
La redazione

L'installazione "Spirituality in the Material"

In ottemperanza dell'ultimo DPCM del 3 novembre 2020 del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro della Salute, relativo alle “Misure urgenti per il contenimento del contagio da COVID-19 sull’intero territorio nazionale”, e a tutela della salute degli spettatori, vengono sospese le iniziative culturali fino a nuovi provvedimenti.

Uno “Stonehenge” contemporaneo creato da 24 monoliti di materiali ecocompatibili di grandi dimensioni interpretati da nove artisti contemporanei, che creano un paesaggio suggestivo in cui perdersi, per stimolare una riflessione sul rapporto tra l’uomo e il cosmo, e ritrovarne la sacralità.

Questo è "Spirituality in the Material", la grande istallazione curata da Tiziana Serretta, in collaborazione con Barbera & Partners/Nadia Speciale realizzata allo Spasimo di Palermo è visitabile fino al 15 novembre.

L’istallazione arriva a Palermo dopo essere stata presentata lo scorso anno a New York in sede ONU, in occasione dei lavori per l’Agenda 2030 a cui Tiziana Serretta è stata invitata a partecipare, per promuovere con 17 obiettivi (Sustainable Development Goals) politiche di sviluppo sostenibile, attraverso il linguaggio dell’arte e del fashion, e sensibilizzare l’opinione pubbliche su tematiche di primario interesse.  In Italia l’istallazione è stata ospitata all’ultimo Salone del Mobile di Milano.
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In Spirituality in the Material Tiziana Serretta, avvocato che da oltre vent’anni con il suo brand promuove progetti di arte e design a sostegno di messaggi sociali su temi interesse di pubblico, con particolare attenzione alle tematiche ambientali, ha chiamato alcuni dei più noti artisti contemporanei a riallacciare quel dialogo ancestrale che lega l’essere umano all’universo, armonizzando ogni ciclo terrestre con le energie divine. 

Cesare Berlingeri, Fulvio di Piazza, Daniela Forcella, Erasmo Figini, Osvaldo de Leon Kantule, Francesco Lauretta, Giacomo Rizzo, Andrés Silveras e Corrado Spreafico, sono gli artisti italiani e internazionali, provenienti da diversi ambiti delle arti visive, chiamati a interpretare il rapporto tra l’uomo e la natura, e che insieme restituiranno, ognuno dal proprio punto di vista, uno sguardo privilegiato sul concetto chiave di sviluppo sostenibile, dal quale nascono tutte le azioni che possono essere messe in campo da istituzioni, aziende, singole persone.

Accanto a loro sarà in mostra anche il monolite di Rinchen Sangpo, artista esperto nell’arte tibetana, abile pittore di thangka (dipinti raffigurati divinità) che collaborerà alla realizzazione delle sculture e delle pitture del nuovo monastero di Pomaia. Artigiano specialista nella lavorazione del legno, Sangpo ha affrescato all’Istituto Lama Tzong Khapa, la volta e le colonne del tempio di Cenresig e la grande statua di Cenresig, precedentemente utilizzata nel film Kundun di Martin Scorsese. 

L’arte, secondo il credo di Tiziana Serretta, diventa ancora una volta un mezzo educazionale, per formare futuri uomini rispettosi dell’ambiente e del prossimo, custodi delle tradizioni, e responsabili consumatori garanti di un futuro migliore.
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