Vino, natura e gourmet: appuntamento con la rassegna "Terre di vigne" alla Tenuta Realforte di Cinisi
La terrazza del ristorante gourmet Tenuta Realforte di Cinisi
Il profumo della montagna e delle vigne, il mare sullo sfondo, il tramonto: questa la filosofia di "Terra di Vigne", un ciclo di eventi che si terranno ogni giovedì dal primo agosto alla Tenuta Realforte, il ristorante gourmet immerso in un'atmosfera silenziosa e incontaminata, situato in Sicilia nel cuore delle montagne che si affacciano sul mare di Cinisi, esattamente in contrada Accitella, a mezz'ora da Palermo.
Ogni settimana una cena degustazione a tema con i vini di una cantina siciliana: il menu prevede solo prodotti locali, comunemente chiamati "km 0", ma selezionati con cura.
Tenuta Realforte è un’idea di Massimo Safina, che ha voluto al suo fianco lo chef Gianni Morreale, proveniente dalla Boscolo Academy. Entrambi amano l’uso esclusivo di prodotti locali.
“Raccogliere le erbe della nostra montagna – dicono Safina e Morreale - è un piacere dell'anima. L'idea di cucina è pensata su ciò che la circonda, su quello che questa terra e queste valli sono abituate da sempre a regalarci. Cucinare non è moda. È un'esigenza dello spirito. Vivere e condividere con chi alleva, con chi coltiva, con chi produce le nostre materie prime è il primo sintomo di questa esigenza. Portare i loro prodotti in cucina e trasformarli in pietanze diventa una conseguenza naturale”.
Ogni settimana una cena degustazione a tema con i vini di una cantina siciliana: il menu prevede solo prodotti locali, comunemente chiamati "km 0", ma selezionati con cura.
Tenuta Realforte è un’idea di Massimo Safina, che ha voluto al suo fianco lo chef Gianni Morreale, proveniente dalla Boscolo Academy. Entrambi amano l’uso esclusivo di prodotti locali.
“Raccogliere le erbe della nostra montagna – dicono Safina e Morreale - è un piacere dell'anima. L'idea di cucina è pensata su ciò che la circonda, su quello che questa terra e queste valli sono abituate da sempre a regalarci. Cucinare non è moda. È un'esigenza dello spirito. Vivere e condividere con chi alleva, con chi coltiva, con chi produce le nostre materie prime è il primo sintomo di questa esigenza. Portare i loro prodotti in cucina e trasformarli in pietanze diventa una conseguenza naturale”.
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