"Visioni" di Stefano Galliano, l'artista autodidatta che si lascia guidare dall'impulso interiore
"Stereotipia", dipinto di Stefano Gallitano (part.)
Il talento è una dote imprevedibile e inspiegabile, ed è esattamente quello di cui è dotato l'artista autodidatta Stefano Gallitano, che nell'eseguire le opere della mostra "Visioni", curata da Luca La Porta, si è lasciato guidare dall'impulso interiore (gestaltung).
Retaggi di pensieri, immagini di ricordi e visioni (da qui il titolo della mostra), appaiono organizzati, in modo apparentemente bizzarro, senza alcun riferimento al mondo reale, secondo trame, simmetrie e somiglianze puramente formali.
Stefano Galliano è un creatore di immagini che attraverso il suo tratto artistico fonde l'ingenuità espressiva con una spontaneità e facilità di racconto.
Le sue opere appaiono come aggregati di variopinti segni pittorici, che presentano alcune caratteristiche tipiche dell'arte irregolare. Nello stile originale e regressivo dell'artista si ravvisano, ad esempio, sia l'assenza di una visione compositiva unitaria (dissociazione grafica), che tuttavia non compromette l'equilibrio formale dell'opera, sia un netto predomonio di forme lineari sulle forme plastiche (stilizzazione).
Se è vero che il colore è sempre collegabile all'emotività, l'uso di accordi cromatici caldi o freddi potrebbe far pensare all'espressione di sentimenti contrastanti, in una gamma che oscilla dalla calma alla passione più intensa.
Le caratteristiche dell'arte di Gallitano sono sia la propensione a non rappresentare la realtà così come appare ma a riprodurre visioni o immagini interiori, bensì espressione dei propri vissuti: non l'opera finita dunque, ma il lavoro pratico necessario per crearla, cioè l'atto liberatorio del dipingere.
Retaggi di pensieri, immagini di ricordi e visioni (da qui il titolo della mostra), appaiono organizzati, in modo apparentemente bizzarro, senza alcun riferimento al mondo reale, secondo trame, simmetrie e somiglianze puramente formali.
Stefano Galliano è un creatore di immagini che attraverso il suo tratto artistico fonde l'ingenuità espressiva con una spontaneità e facilità di racconto.
Le sue opere appaiono come aggregati di variopinti segni pittorici, che presentano alcune caratteristiche tipiche dell'arte irregolare. Nello stile originale e regressivo dell'artista si ravvisano, ad esempio, sia l'assenza di una visione compositiva unitaria (dissociazione grafica), che tuttavia non compromette l'equilibrio formale dell'opera, sia un netto predomonio di forme lineari sulle forme plastiche (stilizzazione).
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Spesso un pattern visuale viene ripetuto più volte in modo identico o simmetrico, con un effetto di saturazione totalizzante della superficie pittorica. Se è vero che il colore è sempre collegabile all'emotività, l'uso di accordi cromatici caldi o freddi potrebbe far pensare all'espressione di sentimenti contrastanti, in una gamma che oscilla dalla calma alla passione più intensa.
Le caratteristiche dell'arte di Gallitano sono sia la propensione a non rappresentare la realtà così come appare ma a riprodurre visioni o immagini interiori, bensì espressione dei propri vissuti: non l'opera finita dunque, ma il lavoro pratico necessario per crearla, cioè l'atto liberatorio del dipingere.
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