Da "O sole mio" alla "Traviata": il tour dell'Orchestra Filarmonica Siciliana in Cina
L’ensemble, fondato da Nuccio Anselmo, che per l’occasione ha coperto anche il ruolo di direttore artistico, è reduce da un tour che ha attraversato le città della Cina
L'orchestra Filarmonica Siciliana
Trentatré concerti, in trentatré teatri in trentatré diverse città della Cina. Questo il numero-bilancio che accompagna il ritorno in Sicilia dal paese asiatico della "SiciliArte Opera Management Orchestra Filarmonica" della Sicilia.
L’ensemble, fondato e presieduto da Nuccio Anselmo, che per l’occasione ha coperto anche il ruolo di tour manager e direttore artistico, è reduce da un tour che ha attraversato le principali città della Cina. Tra queste: Zhuhai, Xiamen, Wenzhou, Changzhou, Kunshan, Wuxi, Hefei e Weihai, con concerti all’ Hefei Grand Theatre, e Shangxi Poly Grand Theatre.
A dirigere l’orchestra, formata da sessanta elementi, è stato il maestro Aldo Salvagno, con sul palco i tenori Alberto Profeta e Francesco Ciprì, con le soprano Valentina Vinti e Irene Savignano. Insieme, hanno cantato e suonato brani come “O sole mio”, “O surdato nnammuratu”, “Funiculì funiculà”, “Brindisi da La Traviata”, “Nessun Dorma”, “Ouverture dall’opera Nabucco”, “Intermezzo dall’opera Cavalleria Rusticana”, “Ouverture dall’opera Il barbiere di Siviglia” e tanti altri.
«Chi non crede nel potere umano delle alleanze fra le nazioni a nome dell'arte – dice Nuccio Anselmo - commette un gravissimo errore, poiché le nazioni hanno bisogno di scambiarsi le emozioni per rendere nulli i confini e grandi i risultati».
Quello di "SiciliArte" è stato il secondo tour in Cina organizzato dall’associazione che, visto il successo, tornerà nel paese orientale anche il prossimo anno, in vista di una estate dove sono già previsti concerti e opere del Coro Lirico Mediterraneo e dell’Orchestra Filarmonica della Sicilia a Taormina, Palermo, Torre del Lago, Terrasini, Caltagirone, Catania e San Cataldo.
L’ensemble, fondato e presieduto da Nuccio Anselmo, che per l’occasione ha coperto anche il ruolo di tour manager e direttore artistico, è reduce da un tour che ha attraversato le principali città della Cina. Tra queste: Zhuhai, Xiamen, Wenzhou, Changzhou, Kunshan, Wuxi, Hefei e Weihai, con concerti all’ Hefei Grand Theatre, e Shangxi Poly Grand Theatre.
A dirigere l’orchestra, formata da sessanta elementi, è stato il maestro Aldo Salvagno, con sul palco i tenori Alberto Profeta e Francesco Ciprì, con le soprano Valentina Vinti e Irene Savignano. Insieme, hanno cantato e suonato brani come “O sole mio”, “O surdato nnammuratu”, “Funiculì funiculà”, “Brindisi da La Traviata”, “Nessun Dorma”, “Ouverture dall’opera Nabucco”, “Intermezzo dall’opera Cavalleria Rusticana”, “Ouverture dall’opera Il barbiere di Siviglia” e tanti altri.
«Chi non crede nel potere umano delle alleanze fra le nazioni a nome dell'arte – dice Nuccio Anselmo - commette un gravissimo errore, poiché le nazioni hanno bisogno di scambiarsi le emozioni per rendere nulli i confini e grandi i risultati».
Quello di "SiciliArte" è stato il secondo tour in Cina organizzato dall’associazione che, visto il successo, tornerà nel paese orientale anche il prossimo anno, in vista di una estate dove sono già previsti concerti e opere del Coro Lirico Mediterraneo e dell’Orchestra Filarmonica della Sicilia a Taormina, Palermo, Torre del Lago, Terrasini, Caltagirone, Catania e San Cataldo.
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