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Gli studenti pendolari arrivano in ritardo, la giustificazione la "firmano" i sindaci: cose siciliane

Due paesi sono bloccati fin dalle prime ore della mattina a causa dei disservizi dell'Azienda Siciliana Trasporti e le amministrazioni intervengono a sostegno degli alunni

  • 7 ottobre 2022

Sicilia, anno di grazia 2022.

Una lettera è stata inviata a diciannove dirigenti scolastici di licei e istituti di Palermo e provincia. L'oggetto è: Richiesta di giustificazione ritardi alunni pendolari.

I mittenti sono il sindaco di San Cipirello Vito Cannella e la commissione straordinaria del Comune di San Giuseppe Jato, entrambi i paesi ricadenti nella Città metropolitana di Palermo. E pare che altri sindaci si stiano muovendo nella stessa direzione.

Un modo sicuramente nuovo per prendere posizione riguardo a un problema che persiste da anni e che non trova mai soluzione se non per qualche mese per poi, la situazione, tornare esattamente la stessa.

Da giorni si verificano disservizi da parte dell'Azienda Siciliana Trasporti in particolare negli orari di partenza dei pullman delle ore 6.15, 6.30 e 6.45, perché le corse e i mezzi risultano insufficienti a garantire il trasporto di tutti gli studenti pendolari che partono dai due comuni del palermitano per raggiungere le scuole che frequentano.
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Questo peraltro crea scene poco piacevoli fin dalle prime ore del mattino, con studenti che litigano per salire sui mezzi.

«I nostri ragazzi sono alla fermata molto presto, quando è ancora buio (vedi foto), per arrivare puntuali - racconta a Balarm una mamma - cosa che sembra non interessare evidentemente, e quello che accade invece è che ci sono due paesi bloccati.

Ragazzi che si ammassano per prendere il pullman, addirittura alcuni si muovono da San Cipirello verso San Giuseppe Jato sperando di poter prendere il bus perché sanno che quando la corsa arriva a San Cipirello è già strapiena e non potranno salire».

Una situazione assurda che non riguarda solo gli studenti liceali chiramente ma anche universitari oltre alle centinaia di lavoratori che ogni mattina devono raggiungere il capoluogo e stanno subendo dei grossi disagi.

Il sindaco Vito Cannella fino a questa mattina era nella piazza del paese per verificare la situazione che attualmente rimane la stessa. Motivo per cui ieri ha, in accordo con l'amministrazione di San Giuseppe Jato, inviato una e-mail ai dirigenti scolastici "Chiedendo di voler giustificare i ritardi degli alunni che a causa delle inadempienze da parte di Ast non riescono ad arrivare puntuali all'orario di ingresso».

Un problema questo che purtroppo si verifica da anni con alunni costretti a viaggiare spesso in piedi quindi con un serio problema di sicurezza prima di tutto e poi in violezione del codice della strada. È già capitato infatti in passato che un pullman Ast diretto a Partinico sia stato fermato dai carabinieri mentre trasportava un numero elevato di studenti. Sul mezzo viaggiavano ottanta 80 studenti e in quell'occasione era scattata la sanzione amministrativa. Il sindaco è in contatto con la presidennza dell'Ast nel tentativo di risolvere le difficoltà nel più breve tempo possibile.

«Già da qualche settimana siamo in contatto con responsabili delle corse - dice a Balarm il sindaco Vito Cannella -, poi i dirigenti del parco auto, ma non ho risposte concerete, ci sono macchine obsolete e non mi danno speranze. I ragazzi prendono delle note per i ritardi, studiano e poi prendono le note.

L'Ast già a luglio ha i numeri degli studenti che usufruiranno del servizio quindi ben prima dell'inizio dela scuola e allora perché non si organizzano per tempo? Perché non fanno manutenzine e prevenzione?

Se i soldi ci sono in bilancio - continua il sindaco - perché non fanno ad agosto quello che va fatto? I ragazzi da qualcuno devono essere garantiti e auspichiamo che i dirigenti scolastici siano sensibili a questa situazione perché gli studenti non hanno colpe. E inoltre un genitore non può ogni mattina, prima di andare a lavoro, recarsi a Palermo per accompagnare il figlio a scuola, non è ammissibile. Non è più possibile. Anche per il ritorno si verifano problemi. Dov'è il diritto alla scuola?

Io come Comune oltretutto sto pagando, non è gratuito questo servizio, i comuni pagano i servizi Ast, in quota parte. Perché dobbiamo continuare a pagare? Potrei anche fare una denunzia per mancato servizio ma non voglio arrivare a questo, ma certamente va trovata una soluzione definitiva».

Abbiamo contattato l'Azienda e la risposta arriva dal direttore generale Mario Parlavecchio, «È stata mia personale cura, in questo primo mese di insediamento, accelerare l’ottimizzazione delle risorse a disposizione, i processi di riparazione dei mezzi, nonché procedere all'acquisto di autobus, sia nuovi che usati, per le quali attività di gara occorrono - come è noto - i tempi tecnici, non brevissimi, necessari.

La situazioni di criticità dipende da precondizioni ereditate e riassumibili nella carenze di mezzi (autobus) da impiegare e nella vetustà di quelli attualmente in servizio, a causa dei quali ogni minimo guasto ed imprevisto si riverbera
inevitabilmente sui servizi erogati.

L’Azienda sta affrontando questa emergenza. Abbiamo chiesto l’ autorizzazione dell'assessorato regionale delle Infrastrutture, al noleggio, limitatamente al periodo strettamente necessario, di mezzi
aggiuntivi da imprese ausiliarie dotate di mezzi tecnicamente idonei. A breve avremo a disposizione quanto autorizzato dall’assessorato alle Infrastrutture.

Siamo dispiaciuti e ci scusiamo per il disservizio arrecato agli utenti utenti, ma c’è il massimo impegno a risolvere quanto prima le criticità ed i disservizi che stiamo registrando. Stiamo migliorando il nostro servizio accelerando anche sulle riparazioni dei mezzi in atto fermi, causa questa dei disservizi e sovraffollamenti sugli autobus».
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