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Il mare della Costa Sud non è balneabile: Legambiente boccia il litorale palermitano

Il Comune di Palermo l'ha dichiarata balneabile, ma dalla Goletta Verde di Legambiente arriva la smentita: forse è il caso di prendersi cura del nostro mare, prima di ogni cosa

  • 23 luglio 2018

Un tratto della Costa Sud a Palermo

Mentre tutta Palermo è concentrata sulla nuova proposta per la riqualificazione della Costa Sud la Goletta Verde di Legambiente, barca a vela usata per fare rilievi e monitorare i livelli di inquinamento, è arrivata proprio su quel litorare. Il risultato? Sembrerebbe essere impietoso: il mare è fortemente inquinato.

La principale causa sono le cariche batteriche elevate perché i canali e le foci continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati. Eppure a maggio e giugno di quest'anno i biologi dell'Asp avevano fatto dei prelievi proprio in quella zona e la presenza dei colibatteri risultava essere al di sotto della soglia di pericolo.

Il Comune di Palermo aveva dichiarato di avere soppresso gli scarichi a mare e che era stato messo in funzione il depuratore oltre a diverse operazioni di riqualificazione dell'area. Il decreto fu: l'acqua per il Comune è buona e balneabile (ne abbiamo parlato qui).

In molti avevano pensato che la zona degli storici bagni Virzì sarebbe potuta tornare in voga: una prospettiva che aveva già illuminato le estati dei palermitani negli anni passati. Ma a quanto pare non è così.
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Legambiente ha presentato il bilancio del monitoraggio svolto lungo le coste siciliane dalla sua equipe tecnica e il quadro che ne viene fuori è drammatico: sono nove i punti monitorati in provincia di Palermo, di cui sette giudicati fortemente inquinati.

Si va dallo sbocco dello scarico presso A. Diaz in via Messina Marine, piano Stenditore Lungomare, in località Porticello, allo scarico delle acque bianche presso spiaggia Sarello, fino allo sbocco del canale sulla spiaggia presso piazza Marina.

E ancora, si va dalla foce del torrente Nocella, alla foce dello scarico presso corso Bernardo Mattarella, alla foce del fiume Chiachea presso lo sbocco del depuratore. Risultati inquinati, invece, i punti alla foce del fiume Pinto, spiaggia La Praiola.

I prelievi e le analisi di Goletta Verde vengono eseguiti dai tecnici di Legambiente che anticipano il viaggio dell’imbarcazione a bordo di un laboratorio mobile attrezzato. Le analisi vengono fatte nel laboratorio mobile lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo.

I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, PH, conducibilità e salinità). Le analisi chimico-fisiche vengono effettuate direttamente a mare.

La domanda che salta subito alla mente è: ma piuttosto che pensare a enormi colate di cemento con tecnologia all'avanguardia, alto tasso di innovazione e tantissimi soldi da spendere, perché non proviamo a rendere pulito e balneabile il mare? Un intervento sicuramente meno invasivo.

Si fa presto a parlare del progetto faraonico di infrastrutture portuali e turistiche presentato da Eurispes, un ente privato che effettua studi economici e politici, che prevede un investimento di cinque miliardi e dovrebbe coinvolgere circa 400mila lavoratori (ne abbiamo parlato qui).

Eppure quella costa sarebbe bellissima anche senza alcuna grande opera, senza interventi straordinari, un tratto di costa genuina, autentica e bella se solo ripulita. Anche se spesso lo dimentichiamo Palermo è la città tutta porto, abbiamo il mare in città.

Banana Yoshimoto scriveva: chissà a chi si rivolge la gente per ritrovare il proprio equilibrio, forse alla Luna e noi che lo abbiamo proviamo a trovare un equilibrio tra la sua bellezza e la nostra presenza, e proviamo a non spararle troppo grosse.
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