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"La mia personale Odissea": un Ulisse senza scrupoli nel nuovo singolo di Guglielmino

Il cantautore Fabio Guglielmino torna con un nuovo singolo che anticipa il nuovo disco dal titolo "Io mi chiamo Achille", in arrivo questo inverno

Balarm
La redazione
  • 15 dicembre 2019

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Reduce dalla sua tournée in Germania, da Francoforte ad Amburgo tra concerti e interviste, Fabio Guglielmino torna con "La mia personale Odissea", il secondo singolo che anticipa il nuovo disco dal titolo "Io mi chiamo Achille", in arrivo questo inverno.

Sul canale YouTube dell’artista è già disponibile "Come le bandiere Achee", il videoclip che fa da apripista al suo nuovo album, con brani che ripropongono in chiave pop e moderna gli archetipi degli antichi eroi dei miti classici. Se ieri era il viaggio di Enea - l’eroe che deve ricostruire tutta una vita dalle macerie di una guerra (ingiusta), profugo alla mercé del Mediterraneo - oggi è la figura di Odisseo che ci affascina con un viaggio diverso, di redenzione per certi versi.

È così che Guglielmino vede il personaggio: Ulisse non è semplicemente l’avventuriero che conosciamo tutti, ma un uomo senza scrupoli che sfida il mare. Guglielmino si pone come moderno aedo più che come cantautore: nella sua “personale Odissea” canta della fine di un viaggio disperato controllato dall’istinto e da un amore come la marea, che soffoca. Uscirne è un viaggio di espiazione e sfida, come Ulisse che vuole a tutti i costi ascoltare il canto delle sirene, per cedere alla collera del mare.
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La salvezza è una spiaggia, una figura in particolare: per Odisseo è Nausicaa che lo accoglie nel suo palazzo alla corte dei Feaci, per tutti noi può essere qualsiasi essere che ci tenga la mano. Le atmosfere di questo brano semiacustico sono squisitamente mediterranee, ma nei prossimi singoli un sound più elettrico sarà il protagonista. Nel videoclip Odisseo (il modello surfista Luca Caccìa) si scontra con un Dio arcaico, un Poseidone forte, istinto primordiale, dio delle profondità (interpretato da Fabrizio Sidihiry) e salvato dalla principessa Nausicaa (Sonia Andaloro). Il brano è scritto e prodotto da Fabio Guglielmino, registrato e mixato da Marco Guglielmino, il mandolino è di Martino Giordano, il bouzouki di Gabriele Bazza, produzione del videoclip curata da Gianluca Millunzi.
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