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Ambulanti a Palermo: nuovi provvedimenti per gli spazi

Nuovi provvedimenti per regolare il commercio degli ambulanti nel comune di Palermo. Previste nuove zone di sosta e un periodo di valutazione complessiva

  • 28 maggio 2013

Il commercio ambulante a Palermo ha suscitato nelle ultime settimane non pochi malumori, anche a causa della divagante azione di "colonizzazione" di aree pubbliche "alternative", mai adibite prima d'ora con banchetti di borse e borsette, orecchini e bigiotteria. Il sindaco Leoluca Orlando, insieme agli assessori Giusto Catania e Marco Di Marco, ha incontrato una delegazione di commercianti ambulanti a Villa Niscemi.

Così è stata approvata, nei primi giorni del mese di maggio, un'ordinanza mirata a proibire la sistemazione delle bancarelle in molte vie palermitane - qui l'elenco completo - dal centro sino alla periferia, passando per Mondello e Sferracavallo. Ordinanza accolta di certo non positivamente dai venditori, che hanno richiesto un chiarimento alle istitutizioni, giunto con l'incontro a Villa Niscemi, durante il quale sono stati illustrati gli ulteriori provvedimenti, riguardanti sia il breve che il medio periodo. Il sindaco ha iniziato l'incontro chiarendo l'anima del provvedimento, che non ha l'obiettivo di vietare il commercio ma bensì quello «di mettere ordine in una selva di precedenti ordinanze e regolamentare l'uso di alcune aree di particolare interesse turistico».

Si è poi proseguito illustrando una piattaforma di otto provvedimenti - visualizzabili qui - che prevedono la volontà di estendere da un'ora a due ore la possibilità di sosta, modificando il regolamento comunale. Nell'attesa, si è scelto di individuare aree del centro città dove si potrà sostare in via transitoria ed eccezionale. Si sono inoltre individuate altre zone per il commercio itinerante, ovvero piazzale Ungheria -marciapiede di via Mariano Stabile - piazza Morgese -su via Trabia - piazzetta Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, la villetta di piazza Sant'Oliva e la villetta di Piazza Amendola.

Inoltre, si è precisato che il dovere degli ambulanti nei confronti della città: l'idea sarebbe quella di impedire l'inquinamento applicando l'obbligo di lasciare pulite le aree e curare la pulizia durante la sosta. Per valutare la possibile approvazione definitiva della piattaforma, si è considerata l'ipotesi di stabilire un periodo di sei mesi o di un anno per analizzare l'insieme di ordinanze e determinazioni sul commercio ambulante al fine di fare una valutazione complessiva degli effetti.

Al termine dell'incontro, il sindaco e gli assessori si sono dichiarati soddisfatti dei risultati. «Soprattutto - ha detto Orlando - siamo soddisfatti di aver ribadito che per l'Amministrazione comunale conta moltissimo il metodo del confronto e della partecipazione. Solo in questo modo, con un lento e a volte faticoso processo di ascolto e confronto stiamo riuscendo a dare risposte ad esigenze che spesso appaiono inconciliabili».

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