MUSICA

HomeNewsCulturaMusica

Britti e Bennato in concerto insieme: quasi un duello fra chitarristi

  • 29 settembre 2006

Potrebbe risultare impresa ardua e forse ingiusta, decidere chi tra Alex Britti e Edoardo Bennato incarni meglio il ruolo di bluesman made in Italy. Fatto sta che i due artisti, chitarra a tracolla, sono stati gli indiscussi protagonisti dell’estate musicale appena conclusa con il loro "Britti & Bennato tour 2006"; in veste autunno-inverno questi due modelli esemplari della pentatonica sfileranno domenica 8 ottobre alla Centrale Enel di Termini Imerese (l’ingresso è gratuito).

È un concerto tutto da seguire, questo, sia per l’innata voglia dei due artisti di stupire con poderose jam-sessions improvvisate, sia per la loro rispettabile discografia, messa in gioco (e in piazza) e pronta per essere rivisitata con reciproche e vivaci incursioni sonore. Il tutto, la favola, il gioco, come sempre, nasce per caso, in quei localini della capitale dove un concerto "standard" si trasforma in uno straordinario e volutamente raffazzonato viavai di artisti. Piccoli metri quadri di contaminazioni, dove un Capossela si trova sul palco un Dalla a scherzare con i bongo e dove, sicuramente, Edo il Rinnegato e il "Jimi Hendrix di Monteverde" si sono strizzati l’occhio nel nome del blues.

Adv
Il primo passo di questa reunion d’autore si muove in studio, in casa Bennato, più di un anno fa, per ri-registrare "Ogni favola è un gioco", brano storico inserito nell’ultimo album del folksinger di Bagnoli dove Britti presta i suoi virtuosismi alla chitarra. Da lì, la scintilla che precede il sacro fuoco della crasi d’autore e quindi il via, alla volta dei palchi nazionali, non prima di aver inciso "Notte di mezza estate": tormentone radiofonico, delizioso brano e colonna sonora di chissà quante storie d’amore nate all’ombra di una palma boccheggiante dal caldo.

Giunti alla fine di una travagliata stagione estiva è già tempo, per i due artisti, di guardarsi indietro, ripensando ai chilometri macinati e a quanto questo lavoro d’insieme ha entusiasmato il pubblico. Un pubblico sicuramente divertito nel vedere due leoni di genere interagire meravigliosamente tra loro, regalando agli spettatori uno spettacolo puro e d’impatto, autorale, nel senso meno snob del termine, semplice e compiaciuto.

Niente da fare: quando la musica è vera e soprattutto ben organizzata vince su ogni pirotecnicismo e svolazzo di sorta, tralasciando gli effetti luce o le scenografie madonnesche con stuolo di ballerini al seguito. Di questi eccessi, forse, la nostra musica popolare non ne ha bisogno: non ci appartengono. Noi siamo quelli dei Banana Republic, dei DallaMorandi o dei Carboni-Jovanotti: piccoli grandi inni alla musica e all’amicizia, segnali di collettivi sonori fondati sulla parola: è la nostra musica, quella italiana, che va ascoltata e compresa e non guardata. Ed è questo, per nostra fortuna, lo spirito con il quale la coppia Britti-Bennato ha accolto l’idea del tour a due piazze: pochi fronzoli e tanta musica. fosse sempre così.

Impresa ardua, dicevamo, eleggere tra i due il bluesman italiano per eccellenza. Edo rappresenta la storia, con i piedi ben saldati nel presente, Alex, invece, la storia ha appena iniziato a scriverla, con la sua quasi decennale carriera discografica e quel tocco allo strumento difficile da trovare anche nei templi della musica mondiale. Ci asteniamo, dunque, e ce li teniamo ben stretti entrambi, nel nome del blues, della musica italiana e di un bis che – sicuramente – non tarderà ad arrivare.

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI