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"Buttanissima Sicilia": satira e ironia con Salvo Piparo

A grande richiesta di pubblico torna la "Buttanissima Sicilia" raccontata da Salvo Piparo, tra critiche, ironia e musica, sabato 14 marzo al teatro Biondo di Palermo

  • 12 marzo 2015

Un successo che può derivare solo da chi riesce ad analizzare con attenzione i problemi più grossi e dolorosi della Sicilia, senza allo stesso tempo disdegnare la possibilità che scaturisca una risata: "Buttanissima Sicilia", il discusso tascabile di Pietrangelo Buttafuoco, fece scalpore per aver messo e rigirato il dito nelle piaghe causate dalla classe politica siciliana e torna, a grande richiesta di pubblico, al Teatro Biondo di Palermo nella sua trasposizione teatrale, sabato 14 marzo alle ore 21.

Lo spettacolo ha riscosso un notevole successo: esemplare e d'impatto il riadattamento scenico di Salvo Piparo, che porta in scena le accuse mosse dalle pagine di "Buttanissima Sicilia" con testi di Pietrangelo Buttafuoco, Salvo Piparo, Salvo Licata, Ficarra&Picone e con le musiche di Costanza Licata e Rosamaria Enea.

Diretti da Giuseppe Sottile del Basto i tre attori/musicisti ci conducono in un turbinare di gioie e dolori, dove il contrasto è netto, forte, divertente: perché la nostra "Buttanissima" regione si vende, si dà, si presta al male e spesso non se ne rende conto.

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Tra musica, canto e recitazione, Piparo, Licata ed Enea, mettono la propria capacità artistica al servizio del libro, trattando dei mali della regione con tagliente ironia: le "cose di Sicilia" sono protagoniste assolute dello spettacolo, incrociando passato, presente e futuro.

Ed è un crescendo di satira feroce, di coraggiose ammissioni, di teste chine per la disfatta: un crescendo che vede muovere, agire e infierire sulla Sicilia personaggi reali che sembrano quasi inventati, come il Totò vasa vasa di allora e il Saro di adesso.

Sul palco i tre attori si fanno portatori di fierezza e allo stesso tempo di dolori, di scherzi divertenti e di osservazioni taglienti: la Sicilia diventa a tratti una terra desolata dove tutto è bruciato e a tratti una terra ancora salvabile, ancora vivibile e viva.

Tra duelli verbali e rime baciate il cammino parlato si snoda tra mafia, antimafia, farsa, tragedia, presunti colpevoli e colpevoli assodati. Il sarcasmo dei protagonisti taglia e ricuce ferite che bruciano, ma senza scordare di fare sorridere.

Nel calderone dello spettacolo l'antico e il contemporaneo si fondono e avanzano nella narrazione, ripescando episodi di storia che hanno un sapore contemporaneo, con lo scopo di coniugare il divertimento alle amare riflessioni, la risata alla presa di coscienza, il silenzio alla musica.

I biglietti hanno un costo di 16.50 euro (platea e palchi) e di 11.50 euro (galleria), con riduzioni per chi possiede le carte Cral e di associazioni convenzionate. Sono inoltre previsti sconti per studenti universitari.

È possibile effettuare l'acquisto presso il botteghino del teatro, aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 328.8663774 o il botteghino del teatro al numero 091.7434341.

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