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Che ci fa una cabina da spiaggia in pieno centro a Palermo? È arte contemporanea

Tra lo stupore dei passanti e la curiosità sui social, la "capanna" tipica di Mondello è finita in piazzetta Bagnasco, a Palermo: si tratta di "Cabinet" un progetto d'arte

  • 29 novembre 2017

L'installazione "CabiNet" in piazzetta Bagnasco a Palermo

Desta senza dubbio curiosità una cabina da spiaggia posizionata in pieno centro città e c'è chi sorride e chi polemizza dicendo che "non è elegante" (così scrivono utenti facebook). E se si trattasse di un'opera d'arte?

Piazzetta Bagnasco, a Palermo, è incastrata tra via Ruggero Settimo e piazza Castelnuovo ed è diventata teatro di questa discussa installazione: "CabiNet" un progetto d'arte contemporanea a cura di Giulia Crisci e Marina Sajeva.

Di che si tratta? Da lunedì 29 novembre fino a domenica 3 dicembre (dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20) "CabiNet" è un'opera aperta e visibile: se dall'esterno è semplicemente una cabina in legno che ricorda gli stabilimenti balneari di Mondello (almeno ai palermitani), all'interno c'è un intervento artistico.

Tra le quattro pareti della "capanna" - come la chiamano molti palermitani - è proiettato un video inedito che con i movimenti dei corpi e gesti, indaga sull'abitare e sul ri-abitare uno spazio.
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E non solo: la giovane artista Irene Coppola, autrice del video, attiverà un live streaming tramite il quale si possono vedere, in diretta, alcuni scorci della costa di Palermo senza spostarsi dal centro della città e il live sarà in rete 24 ore su 24.

Allora "CabiNet" è un intervento site-specific, cioè concepito per il luogo in cui si trova, e completo internamente ed esternamente: in uno spazio pubblico, come è la piazzetta cittadina, l'opera dà forza agli obiettivi di rigenerazione urbana e innovazione culturale inclusive che sono poi la mission dell'Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva, cui fa capo il progetto.

Un'opera che già è stata oggetto di polemiche sui social benché continuamente e ripetutamente fotografata ma che in pochi hanno compreso: si deve entrare.
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