ATTUALITÀ
La piscina comunale di Palermo, tra speranze e disagi
Furti, personale inesistente o non adeguatamente formato, aumento del costo del biglietto, sono solo alcuni dei problemi che affliggono la piscina comunale di Palermo
Il furto di 17.000 euro, la polemica sui caldaisti, la mancanza di addetti alle pulizie e dei bagnini, la minaccia dell’aumento del costo biglietto, il personale non dotato dell’adeguata formazione che minaccia di non lavorare, ed in ultimo il rischio chiusura. Queste le notizie principali che hanno visto coinvolta la piscina comunale di Palermo negli ultimi mesi. Si fa prima a dire cosa funziona piuttosto che cosa non.
Due vasche da 50 metri, di cui una interna e una esterna, 500 posti autorizzati tra gli spalti: un impianto che, sulla carta, fa invidia a tutta Italia. Eppure da mesi si minaccia la chiusura. In squadra o nel pubblico, gli impavidi e testardi nuotatori non hanno tregua. È di routine la telefonata in segreteria prima dell’allenamento per sapere se la piscina è aperta o meno, al fine di evitare un viaggio a vuoto in direzione viale del Fante 7.
Sebbene le pulizie fai-da-te sembrino essere diventate parte delle attività previste dalla piscina comunale, né più né meno del nuoto, della pallanuoto e del sincro, non è così. Gli addetti alle pulizie, quando previsti, svolgono il loro lavoro, ma quando questi mancano non è inusuale vedere qualche allenatore o qualcuno del pubblico armato di straccio, buona volontà e una dose massiccia di puro altruismo.
Stesso problema per i caldaisti e per gli addetti alla depurazione: sono pochi rispetto al numero necessario. Il problema sta a monte. Occorrerebbero infatti più dipendenti, ma per via del patto di stabilità, il comune ha le mani legate nell’assumere nuovo personale «abbiamo richiesto al consiglio comunale la formazione agli impiegati già assunti per la riqualifica e l’abilitazione di caldaista e addetto alla depurazione» afferma il capo impianto Gioacchino Galizzi.
Ad aggravare la situazione – nonché ad irritare ancor più l’umore di un’utenza abbastanza provata – ci pensa la questione sull’aumento del costo del biglietto che dalla modica cifra di euro 1,55 a ingresso giornaliero sembrava dovesse essere aumentato a più del doppio. Smentisce Galizzi «attendiamo la decisione del Consiglio Comunale, la proposta non supera il costo di 2,50 euro».
La giornalista e campionessa in carica nei master europei, Giulia Noera frequenta la piscina da ben 38 anni «ogni giorno varco la soglia del cancello di ingresso, passo davanti le vetrate dei gabbiotti delle società, vedo la mia immagine riflessa, e sebbene questa sia un tantino cambiata, non lo sono i problemi, o forse le lotte interne, che danno una cattiva reputazione alla piscina. L’impianto che abbiamo è uno dei più belli in Italia, da quando è stato rifatto in occasione delle Universiadi del ’98».
Tra i tanti problemi citati vi è però un barlume di speranza per dare un nuovo vigore alla piscina: «siamo in attesa dell’approvazione di un doppio progetto che vede la costruzione di un’ulteriore piscina, dedicata ai principianti e all’acquagym, adiacente alla piscina scoperta, la costruzione di spogliatoi e spalti esterni e infine la dotazione dei pannelli solari, che garantirebbero un notevole risparmio e maggiore efficienza» afferma il capo impianto Galizzi.
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