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La Vucciria: lì dove la movida non mette piede da anni

Ogni volta che lo storico mercato palermitano diventa luogo di misfatti, è chiamata in ballo la movida che però non frequenta la piazza da più di due anni

  • 25 agosto 2016

Movida in Vucciria a Palermo

Piazza Rivoluzione, poi una capatina a piazza Sant'Anna, continuando verso piazza Borsa attraversando via Lattarini. Un saluto veloce a Rocky "il milzaro" su Corso Vittorio Emanuele e poi dentro il cuore della Vucciria. A conclusione un passaggio da piazza Garraffello e via dei Chiavettieri. Per i più audaci il "solito giro" poteva anche ripetersi.

Questo era il tour di qualche anno fa della così tanto discussa movida palermitana che, in questi giorni, è stata chiamata sul banco degli imputati ed etichettata come omertosa e complice degli ultimi incresciosi fatti di cronaca di cui protagonista è stato un giovane scippatore: denunciato dalla vittima, ammanettato dalla polizia, difeso e liberato dagli amici del quartiere.

Diamo noi una notizia: quello splendido mercato che il "popolo della notte" aveva involontariamente cercato di far rinascere vestendolo di abiti nuovi, per tutti "'a Vucciria", è morta. E a leggere bene sulla lapide c'è pure la data del decesso: 8 febbraio 2014, giorno in cui fu eretto un muro a seguito del crollo di un palazzina pericolante di piazza Garafello che ha interrotto il fiume di gente che lì si riversava nel weekend.

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Della movida della Vucciria, quella fatta da ragazzi di ogni estrazione sociale e grado di istruzione, non è rimasto nulla: così come è successo per via dei Candelai, per piazza Magione e altri luoghi che hanno vissuto fulgidi momenti, anche la piazza legata all'immaginario esotico palermitano, per i ragazzi non rientra più fra i luoghi in cui andare a bere qualcosa.

I segnali del declino sono stati palesi e sotto gli occhi di tutti, oltre che denunciati proprio da quella movida che alla Vucciria non ci mette più piede da anni: risse all'ordine del giorno, proliferazione incontrollata di venditori di alcol scadente, localini ricavati in garage fatiscenti, banchetti del gioco d'azzardo, furti e rapine.

Si è permesso che un luogo che tornava a vivere, anche se principalmente nel weekend, fosse conquistato dall'illegalità, condannandolo all'inevitabile svuotamento. Chi guarda alla Vucciria come un luogo della movida palermitana, chiamando in causa questa categoria intangibile, evidentemente non ha mai messo piede in quella piazza che, proprio a partire dai ragazzi che la affollavano fino a qualche anno fa, tutti vorrebbero essere liberi di tornare a frequentare.

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