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Nicolò Carnesi torna in città: live a I Candelai

Nicolò Carnesi, versatile cantautore nell'ambito della tournée "Gli eroi non escono il sabato", torna nella sua città e sale sul palco de I Candelai

  • 9 gennaio 2013

Ha appena compiuto 25 anni, ha alle spalle un tour che lo ha portato in giro per varie città d'Italia, ed è il cantautore siciliano che Dente ha indicato tra i migliori del momento. Stiamo parlando di Nicolò Carnesi, palermitano doc, che con la sua tournée “Gli eroi non escono il sabato” - che porta lo stesso titolo del suo album d'esordio - ritorna nella sua città d'origine sul palco de I Candelai giovedì 10 gennaio alle ore 22. I biglietti del concerto sono acquistabili presso il circuito Box Office Sicilia e hanno il costo di 5 euro più il costo della prevendita, oppure la sera del concerto al botteghino dei Candelai.

Autore di canzoni dai testi acuti, sottili e cinici che viaggiano su sonorità elettroacustiche influenzate dalla tradizione italiana e dal british pop degli anni ’80, Nicolò Carnesi ha confezionato un album dalle molte sfaccettature, proponendosi ora come cantautore nella tradizione nazionale, ora come funambolico creatore di brani di blues elettronico, ora come autore lirico e contemporaneo. Con “Gli eroi non escono il sabato”, Carnesi dà voce al proprio eclettismo, suo punto di forza.

La sua versatilità si avverte nel folk-pop de “Il colpo” e “Mi sono perso a Zanzibar” (in duetto con Brunori Sas), nella new wave dei brani “Ho poca fantasia” e “Medusa”, nel flower pop di “Forma mentis”, e nel garage-rock di “Mr Robinson” e “Kinder cereali all'amianto”. Ci ritroviamo a tu per tu con Nicolò Carnesi, parlando della sua musica.

Con il tuo tour hai attraversato l'Italia, esibendoti in diverse città. Cosa si prova a suonare di nuovo nella tua città d'origine?
Questa del 10 gennaio è la terza ed ultima tappa a Palermo del tour. Emotivamente è un'esperienza forte: ti ritrovi a cantare davanti alle persone che conosci, che ti hanno accompagnato in un percorso, è un'occasione per ritrovare gli amici e tutti quelli che mi seguono.

Tra gli artisti siciliani, quali hanno più influenzato il tuo lavoro?
Devo ammettere che artisticamente non mi ha influenzato nessuno, ma a livello personale sono stati in tanti a darmi spunti e a farmi crescere. In primis Antonio Di Martino, gli Hank!, con cui ho diviso in questi mesi il palco, Oratio e tantissimi altri. Tutti amici prima che "colleghi".

In un'intervista avevi dichiarato che fino a poco tempo fa la musica indipendente ha vissuto a Palermo un periodo di fermento, ma adesso non è più così...perché?
In realtà non è che a Palermo non ci sia fermento. C'è stato un periodo in cui io e tanti altri artisti siamo riusciti ad emergere, ed ogni sera potevi andare a sentire qualcosa di interessante. Oggi artisti come me, Antonio Di Martino e Oratio, si esibiscono anche fuori dalla Sicilia, ma non c'è stato un "ricambio" artistico: a Palermo adesso si tende a dare spazio a band tributo, mentre io vorrei andare ad ascoltare qualcosa di nuovo in città.

Il tuo tour sta per terminare. Hai già in cantiere nuovi progetti artistici?
Il mio tour si conclude il 9 marzo e ho iniziato a mettere giù qualche idea per il nuovo album. Più o meno ci vorrà un anno di lavoro, poi vedremo quello che succederà.

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