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Settimana della Cultura: musei a porte aperte e tesori ritrovati

  • 17 maggio 2005

E’ partita, il 16 aprile scorso a Palermo, la VII edizione della “Settimana della Cultura” con un ricco calendario di iniziative culturali, mostre e concerti che intende valorizzare al massimo la storia, l’arte e i monumenti della nostra città. Nell’ambito dell’iniziativa, promossa dal Ministero dei Beni Culturali, sono previste visite guidate e sarà possibile accedere gratuitamente a tutti i musei fino a domenica 22 maggio. Particolare attenzione è stata dedicata alle attività che possano coinvolgere i ragazzi. Sono infatti previsti corsi di pittura, collage e manipolazione, spettacoli di teatro indirizzati proprio ai più giovani. Le visite guidate si svolgeranno a Palazzo Ziino, al Museo Pitrè e alla Civica Galleria di Arte Moderna (via Turati al Politeama) e proprio nei locali della Galleria saranno organizzati laboratori di pittura, di collage, di manipolazione e cartapesta, destinati ai ragazzi da 11 ai 13 anni, finalizzati a sviluppare la loro capacità creativa attraverso l’osservazione delle opere d’arte custodite.

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Ecco le iniziative in programma: Venerdì 20 maggio, alle 17.30, a Palazzo Ziino sarà inaugurata una retrospettiva dedicata al pittore Totò Bonanno, visitabile fino al 3 luglio. La mostra, curata da Giorgio Segato e allestita da Sandro Giacomarra, racconta il percorso di questo artista e attraversa quasi un cinquantennio. Saranno esposti un centinaio di dipinti, realizzati dal 1952 al 2002, che saranno destinati a una futura fondazione intitolata alla memoria dello stesso Bonanno. Sempre venerdì, alle 17.30, per il ciclo “Incontri al museo Pitrè sulla poesia dialettale tra ’800 e ’900”, nella Cappella del Marvuglia, presso il Museo Pitrè, si parlerà di “Libri e riviste nella cultura siciliana del Novecento”. L’incontro è curato dal professore Salvatore Di Marco. Sabato 21 maggio, ore 17, nella sala Damiani Almeyda dell’Archivio storico è in programma “Ragazzi all’opera”, concerto del Duo Pavone e Zappalà, con Mauro Coco, Alessandro Mocera e Anna Maria Di Nolfo. Al Museo Pitrè, alle 18, verrà presentata dalla compagnia “Cialoma” la lettura-spettacolo “Le favole del Pitrè, Letture musicali tratte da Giuseppe Pitrè”. La compagnia è composta da Ignazio Giovari (narratore), Piero Giovenco (canto), Salvatore Davide Morici (chitarra), Sebastiano Zizzo (violino), Giuseppe Mazzamuto (percussioni). Lo spettacolo prepara l’inaugurazione (prevista per il 14 giugno) della mostra “Turututùn turututùn turututùn, Illustrazioni per la raccolta di fiabe siciliane di Giuseppe Pitrè”, nata dalla collaborazione tra il Museo e l’Accademia di Belle Arti di Palermo, e incentrata sulla rivisitazione artistica, da parte degli allievi dell’Accademia, di alcune fiabe appartenenti alla raccolta di Giuseppe Pitrè.

Importantissima per la rivalutazione del centro storico l’iniziativa “I tesori della Loggia”, promossa dal Centro Mamiliano e sostenuta dal Comune con la collaborazione di Campodivolo, Civita Servizi e Silvana Editoriale, che permetterà l’apertura definitiva di alcune delle più belle e interessanti chiese che saranno restituite alla città. A partire dal 16 Maggio, in concomitanza con la Settimana della Cultura, sarà finalmente possibile ammirare alcuni capolavori artistici, tra cui ad esempio la “Madonna del Rosario” del pittore fiammingo Anton Van Dyck, custodita nell’Oratorio del Rosario di San Domenico. I tesori architettonici appartenenti all’antico quartiere della Loggia, tra via Roma e il mare, chiusi per anni per mancanza di personale e a causa del disinteresse generale, avranno adesso un centro informazioni e personale qualificato. Il punto di coordinamento e accoglienza avrà sede nell’Oratorio del Rosario in Santa Cita che, insieme all’Oratorio del Rosario in San Domenico sarà aperto al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 09.00 alle ore 13.00. Attraverso il telefono o via internet sarà possibile prenotare l’apertura delle chiese e degli oratori. Alla Chiesa di S.Giorgio dei Genovesi sarà possibile ammirare i dipinti che, precedentemente spostati alla Galleria Regionale, sono stati ricollocati nella loro sede originaria. Tra questi due tele di Jacopo Palma, “San Luca dipinge la Madonna” di Filippo Paladini, “Martirio di San Vincenzo da Saragozza” di Jacopo da Empoli, “Madonna del Rosario e Santi” di Luca Giordano e “La Madonna patrona di Genova” di Giovanni Andrea De Ferrari. Nell’Oratorio del Rosario di Santa Cita saranno visitabili i magnifici stucchi di Giacomo Serpotta realizzati nel lungo arco di tempo tra il 1686 e il 1718 circa e i lavori di Antonello Gagini (1478-1536) alla Chiesa di Santa Cita. Da non dimenticare inoltre le magnifiche decorazioni a marmi mischi della Chiesa di Santa Maria Valverde, nella piazzetta dei Cavalieri di Malta, il cui progetto fu ampliato da Mariano Smeriglio nel 1633. Nella chiesa è stata ricollocata nella grande cappella di S. Lucia, una statua Quattrocentesca che si credeva perduta.

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