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Riapre il Teatro Garibaldi a Palermo: la Kalsa si riprende uno dei suoi gioielli culturali

Dopo anni di abbandono e degrado, il Comune ha deciso di rendere di nuovo fruibile il teatro della Kalsa: iniziati i lavori, quando sono i previsti i primi eventi

Anna Sampino
Giornalista
  • 7 marzo 2023

Il Teatro Garibaldi della Kalsa a Palermo

Dopo anni di abbandono e degrado, sul Teatro Garibaldi si scorge un bagliore di speranza: il teatro della Kalsa, inutilizzato dal 2018, riaprirà alla città, ospitando i primi eventi entro l'estate. Questo è l'obiettivo dell'amministrazione comunale che sta lavorando al suo recupero. Un'operazione che richiede tempo e per quale si andrà per fasi, perchè bisogna fare i conti con alcuni problemi di agibilità della struttura.

«L'importante è però rendere fruibile questo luogo alla città, rimasto ingiustamente chiuso per troppi anni», dice l'assessore comunale alla Cultura Giampiero Cannella.

Il Teatro, che nel 2018 fu il quartier generale della Biennale d'arte contemporanea Manifesta 12 durante l'anno di Palermo Capitale della Cultura, dopo quel periodo cadde nel dimenticatoio. Un destino ingiusto per un luogo che venne addirittura inaugurato nel 1861 da Giuseppe Garibaldi, che vi tenne un plateale discorso alla folla.
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Uno spazio che è stato a lungo chiuso, poi riaperto nel 1906 e che negli anni Sessanta del secolo scorso cambiò addirittura destinazione d'uso, diventando il cinema Araldo. Seguono ancora anni di abbandono e la riapertura negli anni Novanta, quando Carlo Cecchi portò il suo "Amleto"(1996), insieme all'organizzatore palermitano Matteo Bavera.

Un successo che i due replicarono mettendo in scena altre opere di Shakespeare nel corso di tre stagioni. Il teatro della Kalsa entrò persino a far parte dell’Unione dei Teatri d’Europa, in cui restò fino al 2016.

Nel 2012 venne anche occupato da un gruppo di operatori culturali, artisti e lavoratori del mondo dello spettacolo che ne chiedevano la riapertura. Dopo Manifesta 12 si sperava in un suo rilancio ma, finita la Biennale, sul Garibaldì cala il sipario.

Dopo un primo sopralluogo nell'agosto scorso per valutare lo stato della struttura, l'amministrazione comunale ha istituito una sorta di comitato scientifico per recuperare e riaprire il teatro, coinvolgendo i rappresentanti dei principali operatori culturali della città, ossia dei teatri Politeama, Massimo e Biondo, il Conservatorio "A. Scarlatti" e l'Accademia di Belle Arti.

«L'idea è quella di creare una sorta di governance scientifica, di collaborazione, per la riapertura. Ma andremo per fasi», spiega l'assessore alla Cultura Giampiero Cannella.

Il nodo principale da sciogliere è legato ai problemi strutturali. «Il teatro ha una sola uscita di sicurezza e un'agibilità temporanea per un numero limitato a 99 persone. Affrontando i lavori necessari, questo ci consentirà intanto di riaprire parte della struttura a eventi che non prevedono un pubblico vasto - continua Cannella - Stiamo pensando a mostre, convegni e incontri culturali».

Tra una decina di giorni verrà intanto rimosso il grosso albero pericolante che si trova nel giardino interno e che da anni rappresenta un pericolo per la struttura. Il Comune ha già espletato la gara e individuato la ditta che dovrà occuparsi dell'intervento.

«Tolto il pericolo - aggiunge l'assessore - i tecnici valuteranno se sarà possibile aprire una seconda uscita di sicurezza così da ospitare performance per un numero maggiore di persone. Il percorso è ormai avviato e con molta probabilità potremo ospitare i primi eventi tra la primavera e l'estate».

Si dovranno anche valutare le modalità gestionali, ossia a chi affidarlo e come. Questione che verrà discussa insieme al comitato scientifico, dunque insieme ai principali operatori culturali della città.

«L'idea è quella di operare sempre attraverso avvisi pubblici per la concessione degli spazi. Mi piacerebbe restituire questo luogo così importante alle realtà teatrali del territorio, attraverso laboratori e progetti culturali» conclude.
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