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Tesori siciliani nascosti, itinerari tematici e 500 narratori: nasce "Borghi dei Tesori Fest"

Dall'esperienza de "Le Vie dei Tesori" nasce un Festival della narrazione incardinato su itinerari naturalistici, artistici, letterari, enogastronomici, in grado di interconnettere i luoghi

Balarm
La redazione
  • 1 marzo 2021

Santa Maria del Loreto a Petralia Soprana

Tesori nascosti, ritmi lenti, tradizioni antiche, esperienze nella natura. La Sicilia vuole svelare il suo aspetto più nascosto e segreto, quello dei borghi. Di montagna, di mare, di terra, arrampicati su una rocca, immersi nei campi di grano, poggiati sul mare.

Sono queste le prerogative che coinvolgeranno, pandemia permettendo, decine di comuni dell’Isola, con i loro tesori, nella prima edizione del "Borghi dei Tesori Fest".

Al momento il Festival è stato candidato al bando Mibact "Borghi in Festival" dal Comune di Sambuca di Sicilia, capofila di una rete di 42 borghi di tutta l'Isola, in partnership con l'associazione Le Vie dei Tesori Onlus, organizzatrice del festival "Le Vie dei Tesori", il più grande evento in Sicilia dedicato al patrimonio culturale delle città.

"Borghi dei Tesori Fest" è in corsa insieme ad altri 700 progetti sparsi lungo tutto lo Stivale ma, a prescindere dalla vittoria, c’è tutta l’intenzione, e la volontà da parte dei singoli comuni, di realizzarlo.
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I numeri della prima edizione fanno luccicare gli occhi agli amanti della storia e della cultura siciliana.

Tra i 42 comuni sono censiti, infatti, 215 luoghi aperti e raccontati, 70 esperienze collaterali, 8 itinerari tematici, raccontati da ben 500 narratori.

Insomma un vero Festival della narrazione incardinato su itinerari naturalistici, artistici, letterari, enogastronomici, in grado di interconnettere i luoghi, e per questo si stanno disegnando percorsi tematici trasversali e orizzontali tra i borghi, sul tema del Sacro o seguendo i castelli; a piedi nella natura e cercando le botteghe artigiane; spulciando pagine letterarie e personaggi; assaggiando i piatti tipici; cercando la Sicilia dal basso (tra cripte, mummie e miniere) o l’Isola dall’alto, tra torri, fortezze, osservatori astronomici.

Le date già programmate - che ci si auspica non subiscano variazioni a causa della pandemia - sono i weekend del 29 e 30 maggio e 5 e 6 giugno, nei 14 borghi delle province di Palermo e Trapani.

Nel weekend del 12 e 13 e 19 e 20 giugno le attività toccheranno i 12 borghi delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa.

Il 27 e 28 giugno e il 4 e 5 luglio, invece, si animeranno i 16 borghi delle province di Messina e Catania. La Fondazione Le Vie dei Tesori e i 42 Comuni hanno anche scelto di strutturarsi - oltre la partecipazione al bando del Ministero - in modo stabile per portare avanti politiche di rigenerazione, valorizzazione, lotta allo spopolamento.

Con l’intento di costruire comunità consapevoli, pronte e adeguate ad accogliere il visitatore: il turista slow, il creativo che cerca uno stile di vita più aperto, l’artista, il viaggiatore.

Ma anche chi cerca un modo per rimanere nei luoghi dove ha sempre vissuto.

Insomma, "Le Vie dei Tesori" diventa know how, modello e infrastruttura da trasferire alle comunità che assorbono metodi di valorizzazione, costruiscono una rete e sfruttano, ognuno, le caratteristiche dell’altra, cercando un pubblico comune, rafforzato, a cui proporre tesori inestimabili, materiali e immateriali.

Sempre alla scoperta e con l’intento di valorizzare la nostra Sicilia.
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