Vietato fumare a mare: Lampedusa e Capaci da quest'anno sono No smoking beach
Non si tratta soltanto di un discorso di salute dal momento che i mozziconi spesso restano tra la sabbia e impiegano dai cinque ai dodici anni per essere smaltiti

La spiaggia dei Conigli di Lampedusa
La spinta arriva forse dall’iniziativa Plastic Free (inaugurata dalla Puglia): il Codacons ha fatto espressa richiesta al Ministero dell’Ambiente perché emani un provvedimento che estenda un divieto unico per tutti i lidi d’Italia dal momento che regolamenti e i divieti variano di regione in regione.
In Sicilia andiamo subito a Capaci, la prima spiaggia vietata ai fumatori dell'Isola: il divieto riguarda tutto il lungomare e lo ha disposto il sindaco con lo scopo di preservare la salute e ovviamente di evitare che l'ambiente risenta dell'incuria dei bagnanti, i mozziconi impiegano infatti dai 5 ai 12 anni per essere smaltiti.
A controllare ci pensano I vigili e i trasgressori verranno puniti con multe da 25 a 500 euro: la prospettiva è la pulizia delle spiagge, il divieto va preso come un grosso passo avanti.
Le "no smoking beach" oltre a Capaci si trovano un po' ovunque in Italia, comprese quele delle isole di Lampedusa e di Linosa in cui è stato imposto il divieto delle sigarette dal primo giugno 2019.
Dietro la decisione proprio il Codacons, secondo il quale i due Comuni sono “solamente due ultimi esempi della diffusione delle no smoking beachsul territorio italiano".
Su tutte le spiagge è infatti possibile fumare solamente in apposite aree dotate di posacenere "E in ogni caso entro una distanza massima di due metri dalle apposite strutture posacenere recanti lo stemma o altro segno identificativo comunale - dice una nota - è altresì fatto divieto di gettare rifiuti prodotti da fumo sul suolo e nelle acque".
Il sindaco Salvatore Martello ha anche detto che «La decisione di vietare il fumo in spiaggia è legata a due aspetti: il diritto di ogni cittadino a godere del benessere offerto dal vivere e soggiornare in un habitat dotato di decoro igienico ed estetico, e la necessità di tutelare l’ambiente evitando la dispersione in spiaggia ed in mare di ceneri e mozziconi».
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