"Caino e Abele - Il Musical" in tour in Sicilia: una strepitosa storia tra il bene e il male
Dopo il grande successo che ha avuto in giro per l'Italia arriva in Sicilia "Caino e Abele – Il Musical": il primo musical italiano scritto da Tony Cucchiara per continuare a credere nell’uomo nell'eterna lotta tra Bene e Male.
"Caino e Abele" è molto più di uno spettacolo: è un’occasione di riflessione profonda sui conflitti, le fragilità umane e la ricerca della pace. In un tempo segnato da guerre e divisioni, crediamo che questo spettacolo possa essere messaggio potente da condividere con i giovani, le famiglie, le scuole e l’intera comunità parrocchiale.
Fedele all’originale per trama e partiture musicali, ma rinnovato nel cast e nello sviluppo drammaturgico, lo straordinario musical torna in Italia a 50 anni dal suo debutto, in una veste attuale che ha ancora da dire moltissimo al pubblico.
Lo spettacolo, diretto da Ariele Vincenti, regista di "Forza Venite Gente" arriva in Sicilia con un tour che tocca ben cinque città dell'Isola. In scena a Palermo (24 ottobre - Cineteatro Golden), Marsala (25 ottobre - Teatro Impero), Agrigento (26 ottobre - Palacongressi), Ragusa (31 ottobre - Teatro Duemila) e Catania (1 novembre - Teatro Metropolitan).
Tutte le canzoni sono incorniciate con coreografie e azioni sceniche tipiche del teatro moderno innescando il ritmo incalzante, caratteristico dei musical nord Europei. Un’altra novità è che, simultaneamente alle canzoni, i personaggi sono rievocati con una recitazione moderna e realista attraverso innesti drammaturgici, frutto di un accurato studio biografico e contestuale.
La regia è di Ariele Vincenti, con la direzione musicale di Marco Iardella, scenografie di Alessandro Chiti, coreografie di Dalila Frassanito, i costumi di Dora Occupato. Vocal coach: Benedetta Iardella.
Il cast è composto dagli attori: Luca Bacci, Francesco Boschiazzo, Benedetta Iardella, Francesca Innocenti, Michelangelo Nari, Giacomo Rasetti e Asia Retico. Il cast del corpo di ballo include: Eugenio Alba, Giorgia Bitocchi, Francesco Catalfamo, Christian Corsi, Asia Passerella, Greta Rodorigo, Danilo Scalinci, Sofia Zanetti.
LO SPETTACOLO
Lo spettacolo è un viaggio nella storia della cristianità. Dall’evoluzione del creato, ai giorni nostri. Il punto di partenza è la Genesi, quando “Dio creò il cielo e la terra”. Poi “creò l’uomo a sua immagine e somiglianza”. Creò Adamo ed Eva. La straordinaria figura di Gesù di Nazareth, che si è immolato per il bene dell’uomo, le sue parole, le sue immagini iconografiche vengono raccontate attraverso scene teatrali, silenzi ed atmosfere emozionanti.
Con l’ultima cena, il discorso agli Apostoli, il bacio di Giuda e la sua crocifissione raccontiamo la vita di quest’uomo che con il suo carisma e la sua spiritualità è riuscito a sconfiggere il male nell’eterna contrapposizione con il bene. Anche in "Caino e Abele – il Musical" una parte rilevante è dedicata a San Francesco e Santa Chiara. Il loro grido, questa volta, è necessariamente un grido di fratellanza e unione tra i popoli in questi tempi dove le guerre si diffondono sempre di più.
Altre figure rilevanti sono presenti nel Musical come Santa Giovanna d’Arco, l’eretica bruciata viva in Francia, ma poi riabilitata dalla Chiesa e divenuta nei tempi moderni eroina nazionale. Il tema dell’immigrazione, attuale più che mai, viene raccontato con tre canzoni seguendo gli insegnamenti di Papa Francesco che ci invita a porgere la mano verso il prossimo in difficoltà, come oggi avrebbe fatto Gesù.
Il dramma di Anna Frank e un quadro di Romeo e Giulietta completano l’opera, per evidenziare ancor di più la differenza tra bene e male che viaggiano insieme sulla strada della storia. Ma il bene avanza lento, perché chi fa del bene non ha fretta. Il male invece avanza veloce, senza porsi domande, sicuro di sé e spavaldo sul buio sentiero delle tenebre, ma destinato a scontrarsi contro il muro dell’ignoto.
«Ma quel che avvince davvero in questa opera folk di Tony Cucchiara - ha detto il drammaturgo e critico letterario Ghigo De Chiara -, oltre l’indiscussa importanza dell’assunto, oltre la semplicità nuda e popolare delle scarse parole, è la sincerità e la felicità e spesso la novità di ispirazione che sorregge la vasta e ricorrente tessitura musicale».
"Caino e Abele" è molto più di uno spettacolo: è un’occasione di riflessione profonda sui conflitti, le fragilità umane e la ricerca della pace. In un tempo segnato da guerre e divisioni, crediamo che questo spettacolo possa essere messaggio potente da condividere con i giovani, le famiglie, le scuole e l’intera comunità parrocchiale.
Fedele all’originale per trama e partiture musicali, ma rinnovato nel cast e nello sviluppo drammaturgico, lo straordinario musical torna in Italia a 50 anni dal suo debutto, in una veste attuale che ha ancora da dire moltissimo al pubblico.
Lo spettacolo, diretto da Ariele Vincenti, regista di "Forza Venite Gente" arriva in Sicilia con un tour che tocca ben cinque città dell'Isola. In scena a Palermo (24 ottobre - Cineteatro Golden), Marsala (25 ottobre - Teatro Impero), Agrigento (26 ottobre - Palacongressi), Ragusa (31 ottobre - Teatro Duemila) e Catania (1 novembre - Teatro Metropolitan).
Tutte le canzoni sono incorniciate con coreografie e azioni sceniche tipiche del teatro moderno innescando il ritmo incalzante, caratteristico dei musical nord Europei. Un’altra novità è che, simultaneamente alle canzoni, i personaggi sono rievocati con una recitazione moderna e realista attraverso innesti drammaturgici, frutto di un accurato studio biografico e contestuale.
La regia è di Ariele Vincenti, con la direzione musicale di Marco Iardella, scenografie di Alessandro Chiti, coreografie di Dalila Frassanito, i costumi di Dora Occupato. Vocal coach: Benedetta Iardella.
Il cast è composto dagli attori: Luca Bacci, Francesco Boschiazzo, Benedetta Iardella, Francesca Innocenti, Michelangelo Nari, Giacomo Rasetti e Asia Retico. Il cast del corpo di ballo include: Eugenio Alba, Giorgia Bitocchi, Francesco Catalfamo, Christian Corsi, Asia Passerella, Greta Rodorigo, Danilo Scalinci, Sofia Zanetti.
LO SPETTACOLO
Lo spettacolo è un viaggio nella storia della cristianità. Dall’evoluzione del creato, ai giorni nostri. Il punto di partenza è la Genesi, quando “Dio creò il cielo e la terra”. Poi “creò l’uomo a sua immagine e somiglianza”. Creò Adamo ed Eva. La straordinaria figura di Gesù di Nazareth, che si è immolato per il bene dell’uomo, le sue parole, le sue immagini iconografiche vengono raccontate attraverso scene teatrali, silenzi ed atmosfere emozionanti.
Con l’ultima cena, il discorso agli Apostoli, il bacio di Giuda e la sua crocifissione raccontiamo la vita di quest’uomo che con il suo carisma e la sua spiritualità è riuscito a sconfiggere il male nell’eterna contrapposizione con il bene. Anche in "Caino e Abele – il Musical" una parte rilevante è dedicata a San Francesco e Santa Chiara. Il loro grido, questa volta, è necessariamente un grido di fratellanza e unione tra i popoli in questi tempi dove le guerre si diffondono sempre di più.
Altre figure rilevanti sono presenti nel Musical come Santa Giovanna d’Arco, l’eretica bruciata viva in Francia, ma poi riabilitata dalla Chiesa e divenuta nei tempi moderni eroina nazionale. Il tema dell’immigrazione, attuale più che mai, viene raccontato con tre canzoni seguendo gli insegnamenti di Papa Francesco che ci invita a porgere la mano verso il prossimo in difficoltà, come oggi avrebbe fatto Gesù.
Il dramma di Anna Frank e un quadro di Romeo e Giulietta completano l’opera, per evidenziare ancor di più la differenza tra bene e male che viaggiano insieme sulla strada della storia. Ma il bene avanza lento, perché chi fa del bene non ha fretta. Il male invece avanza veloce, senza porsi domande, sicuro di sé e spavaldo sul buio sentiero delle tenebre, ma destinato a scontrarsi contro il muro dell’ignoto.
«Ma quel che avvince davvero in questa opera folk di Tony Cucchiara - ha detto il drammaturgo e critico letterario Ghigo De Chiara -, oltre l’indiscussa importanza dell’assunto, oltre la semplicità nuda e popolare delle scarse parole, è la sincerità e la felicità e spesso la novità di ispirazione che sorregge la vasta e ricorrente tessitura musicale».
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