"Città d'acqua. Taccuini di viaggio nelle città e borghi di Sicilia": la mostra ad Altofonte

Alcuni centri cittadini siciliani hanno legato la loro cultura alla gestione delle acque, affidandole la loro più profonda identità, assumendo nel nome un riferimento alla sua natura o alla sua presenza nel territorio e dando corpo e materia alla sua fluidità con la costruzione di acquedotti, fontane e terme.
Termini Imerese, ad esempio, deve la sua denominazione alle antiche terme romane, Altofonte, residenza dei Re normanni il cui nome deriva dall'Arabo: zampillante d'acqua.
Sono 78 i taccuini in mostra dal 13 al 21 maggio al Refettorio ex Abbazia di Santa Maria d'Altofonte, per l'esposizione "Città d'acquà - Taccuini di viaggio nelle citta e borghi di Sicilia", frutto di un viaggio collettivo fatto quest'inverno dal gruppo Sketchcrawl Palermo.
Le tappe del viaggio sono state cinque: Palermo, Altofonte, Termini Imerese, Cefala Diana, Sclafani Bagni. In ognuna di esse sono stati individuati alcuni elementi centrali nella cultura e gestione delle acque, elementi ormai in rovina o abbandonati all'incuria che segnano con la loro presenza la storia del territorio in cui ricadono.
La mostra è visitabile ogni giorno, a ingresso libero, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
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