Mendelssohn e Beethoven per violino e orchestra: al Politeama il maestro Oren

Il direttore Daniel Oren
Al violino il musicista Pavel Berman e in programma c'è il Concerto in mi min. op.64 per violino e orchestra di Mendelssohn e la Sinfonia n. 7 in la magg. op.92 di Beethoven.
Il Concerto per violino e orchestra op. 64 è l'ultima composizione per solista e orchestra sinfonica di Felix Mendelssohn Bartholdy. È uno tra i più famosi concerti per violino e orchestra di tutti i tempi. Questo concerto venne commissionato a Mendelssohn dal famoso violinista Ferdinand David. La sua prima esecuzione venne eseguita dal Gewandhaus di Lipsia il 13 marzo 1845 dallo stesso David sotto la direzione del direttore danese Niels Gade in quanto Mendelssohn, in cattive condizioni di salute, non poté presenziare all'esecuzione.
La Sinfonia n. 7 in la maggiore Op. 92 fu composta da Ludwig van Beethoven fra il 1811 e 1812. Fu eseguita per la prima volta l'8 dicembre 1813 a Vienna.
La scrittura della Sinfonia n. 7 iniziò a Teplitz, una città termale in Boemia dove Beethoven seguiva una cura nel 1811, sperando recuperare ivi il suo udito. La prima esecuzione ebbe luogo l'8 dicembre del 1813 nella sala grande dell'Università di Vienna per un concerto di beneficenza. Richard Wagner in "L'opera d'arte dell'avvenire" così descrisse questa sinfonia: «La sinfonia è l'apoteosi della danza: è la danza nella sua suprema essenza, la più beata attuazione del movimento del corpo quasi idealmente concentrato nei suoni. Beethoven nelle sue opere ha portato nella musica il corpo, attuando la fusione tra corpo e mente».
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