Dal classico al contemporaneo: la stagione del Teatro Selinus di Castelvetrano
Conta dodici titoli di prosa rivolta agli adulti e ai giovani, la nuova stagione teatrale 2019/2020 del Teatro Selinus di Castelvetrano, promossa e organizzata dal Teatro Libero di Palermo.
Quattro nuove produzioni: da Shakespeare, “Sogno di una notte di mezza estate”, regia di Lia Chiappara, che apre la stagione il 24 ottobre, passando per una rivisitazione di Pirandello, il 12 gennaio, “La camera della Sposa” di Manlio Marinelli; poi, l’8 marzo, “Aspettando Manon”, adattamento del romanzo "La morale del Centrino", dell’autore palermitano Alberto Milazzo, a cura di Luca Mazzone. E infine, l’ultima produzione il 22 marzo, con il circo contemporaneo di Olivia Ferraris in “Oh my god!”.
In programma, poi, anche uno spettacolo della scena italiana: il 17 novembre, con Dostoevskij, “L’Idiota”, nella scrittura scenica di Corrado Accordino, della compagnia Binario 7 di Monza.
Poi, due rivisitazioni shakespeariane: il 26 gennaio, “Oggi è Otello” del Teatro Scientifico di Verona e, il 10 maggio, “Macbeth/Banquet” del Teatro Invito di Lecco, a cura di Luca Radaelli.
Infine, due testi contemporanei stranieri: il 9 febbraio, “Bea”, di Mick Gordon per la regia di Marco Lorenzi, produzione Mulino ad Arte di Torino; il 5 aprile “Noi non siamo barbari”, di Philipp Löhle, coproduzione Scena Nuda e Teatro Stabile La Contrada di Trieste.
Non manca la scena partenopea con una coproduzione Unaltroteatro con la prestigiosa compagnia Teatri Uniti: il 19 aprile “Un anno dopo”, con il testo di Tony Laudadio, per la regia di Andrea Renzi.
Quattro nuove produzioni: da Shakespeare, “Sogno di una notte di mezza estate”, regia di Lia Chiappara, che apre la stagione il 24 ottobre, passando per una rivisitazione di Pirandello, il 12 gennaio, “La camera della Sposa” di Manlio Marinelli; poi, l’8 marzo, “Aspettando Manon”, adattamento del romanzo "La morale del Centrino", dell’autore palermitano Alberto Milazzo, a cura di Luca Mazzone. E infine, l’ultima produzione il 22 marzo, con il circo contemporaneo di Olivia Ferraris in “Oh my god!”.
In programma, poi, anche uno spettacolo della scena italiana: il 17 novembre, con Dostoevskij, “L’Idiota”, nella scrittura scenica di Corrado Accordino, della compagnia Binario 7 di Monza.
Poi, due rivisitazioni shakespeariane: il 26 gennaio, “Oggi è Otello” del Teatro Scientifico di Verona e, il 10 maggio, “Macbeth/Banquet” del Teatro Invito di Lecco, a cura di Luca Radaelli.
Infine, due testi contemporanei stranieri: il 9 febbraio, “Bea”, di Mick Gordon per la regia di Marco Lorenzi, produzione Mulino ad Arte di Torino; il 5 aprile “Noi non siamo barbari”, di Philipp Löhle, coproduzione Scena Nuda e Teatro Stabile La Contrada di Trieste.
Non manca la scena partenopea con una coproduzione Unaltroteatro con la prestigiosa compagnia Teatri Uniti: il 19 aprile “Un anno dopo”, con il testo di Tony Laudadio, per la regia di Andrea Renzi.
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