Dal paesino sui monti all'America: Izzera e il suo "italiese" al Teatro Atlante di Palermo
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Preziosa Salatino in "Izzera" al Teatro Altante
La nuova stagione della rassegna "Semi nel Vento" del Teatro Atlante di Palermo prosegue ad aprile con una prima assoluta che vede in scena Preziosa Salatino (che ne cura anche la regia) nei panni di "Izzera".
Izzera è una ragazza che, alla fine degli anni 20 del secolo scorso, parte da un paesino montuoso per raggiungere il fidanzato emigrato a San Francisco.
Quello che emerge è un affresco della cosiddetta "Merica", percepita come troppo grande, e della condizione di sradicamento degli "italians", costretti a pala e piccone.
Si intitola proprio"Izzera (va alla Merica)" lo spettacolo scritto in esclusiva per questa occasione da Michele Cecchini.
Lo spettacolo va in scena sabato 6 aprile, alle 21.00, e domenica 7 aprile, alle 18.00.
Si tratta di un disorientamento che è anche linguistico.
Come tutti gli altri, Izzera infatti a poco a poco parlerà l'italiese, quello strampalato miscuglio di italiano e inglese tipico degli emigrati di prima generazione: una commistione goffa eppure estremamente poetica, che racconta il disperato tentativo di integrarsi in una realtà tanto diversa da quella di origine da parte di chi è destinato ad abitare una "terra di mezzo", quella di chi non è ancora e allo stesso tempo non è più.
Michele Cecchini è uno scrittore toscano, lucchese di nascita, livornese per scelta. Per Bollati Boringhieri ha pubblicato i romanzi "Il cielo per ultimo" (2019), "E questo è niente" (2021), "Un morso all'improvviso" (2023).
Izzera è una ragazza che, alla fine degli anni 20 del secolo scorso, parte da un paesino montuoso per raggiungere il fidanzato emigrato a San Francisco.
Quello che emerge è un affresco della cosiddetta "Merica", percepita come troppo grande, e della condizione di sradicamento degli "italians", costretti a pala e piccone.
Si intitola proprio"Izzera (va alla Merica)" lo spettacolo scritto in esclusiva per questa occasione da Michele Cecchini.
Lo spettacolo va in scena sabato 6 aprile, alle 21.00, e domenica 7 aprile, alle 18.00.
Si tratta di un disorientamento che è anche linguistico.
Come tutti gli altri, Izzera infatti a poco a poco parlerà l'italiese, quello strampalato miscuglio di italiano e inglese tipico degli emigrati di prima generazione: una commistione goffa eppure estremamente poetica, che racconta il disperato tentativo di integrarsi in una realtà tanto diversa da quella di origine da parte di chi è destinato ad abitare una "terra di mezzo", quella di chi non è ancora e allo stesso tempo non è più.
Michele Cecchini è uno scrittore toscano, lucchese di nascita, livornese per scelta. Per Bollati Boringhieri ha pubblicato i romanzi "Il cielo per ultimo" (2019), "E questo è niente" (2021), "Un morso all'improvviso" (2023).
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