"Il bianco si sfalda": prima personale di Arianna Modica al Caffè Hemingway di Modica

Scrive Roland Barthes: "il corpo inizia a esistere là dove ripugna, respinge, vuole divorare quanto lo disgusta e sfrutta questo gusto del disgusto, aprendosi così a una vertigine (la vertigine è ciò che non finisce: libera il senso, lo differisce). La forma fondamentale della ripugnanza è l'agglomerato."

Parte da queste parole, tratte da "L'ovvio e l'ottuso" Arianna Modica, classe '97, per mettere in scena una figurazione oggettivamente riconoscibile: il "re dei ratti", mito discusso negli ultimi tempi, diventa oggetto del gioco di trasformazione tipico del modus operandi dell'artista.

La mostra "Il bianco si sfalda", si inaugura il 15 giugno alle 19.30 al Caffè letterario Hemingway di Modica e prosegue fino al 16 luglio, visitabile dal martedì alla domenica dalle 18.00 alle 2.00.

Allontanandosi dalla mera rappresentazione, la Modica mira alla creazione di un'immagine d'impatto, che scuote e stuzzica l'osservatore.