Il complesso francescano che diede il nome al bastione: visite alla Chiesa di San Francesco di Marsala
La Chiesa di San Francesco a Marsala
Campanili, palazzi nobiliari, aree archeologiche, chiese nascoste e cripte affrescate: a Marsala approda la manifestazione "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre. Una città che va scoperta dai cunicoli alle terrazze sul mare, fino a musei inediti con le loro collezioni.
Apre le porte al pubblico la Chiesa (e la Cripta) di San Francesco, il complesso francescano che diede il nome al bastione. Nel 16esimo secolo Berlingerio Requesens, barone di Pantelleria e ammiraglio dell’Armata navale di Carlo V, donò ai frati francescani un’area per erigere monastero e chiesa. Il complesso diede il nome di San Francesco a tutto il quartiere e al bastione che si erge ancora adesso a ridosso.
Tra il 1740 e il 1750 la chiesa fu restaurata da Giovanni Biagio Amico che la consegnò ai frati così come la vediamo oggi. Il prospetto è irregolare, in stile cinquecentesco, con un portale manieristico a colonne di marmo.
La scalinata a curve fu ideata dall’architetto trapanese per risolvere il dislivello della strada. In una delle numerose nicchie, nella chiesa a navata unica, la statua della Madonna di Loreto realizzata nel 1492 da Domenico Gagini poco prima della sua morte. Sull’altare, un pregiato crocifisso ligneo di Fra’ Benedetto Valenza. Nella cripta, gli affreschi di gusto manieristico.
A Marsala sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Marsala, al costo di 15 euro.
Apre le porte al pubblico la Chiesa (e la Cripta) di San Francesco, il complesso francescano che diede il nome al bastione. Nel 16esimo secolo Berlingerio Requesens, barone di Pantelleria e ammiraglio dell’Armata navale di Carlo V, donò ai frati francescani un’area per erigere monastero e chiesa. Il complesso diede il nome di San Francesco a tutto il quartiere e al bastione che si erge ancora adesso a ridosso.
Tra il 1740 e il 1750 la chiesa fu restaurata da Giovanni Biagio Amico che la consegnò ai frati così come la vediamo oggi. Il prospetto è irregolare, in stile cinquecentesco, con un portale manieristico a colonne di marmo.
La scalinata a curve fu ideata dall’architetto trapanese per risolvere il dislivello della strada. In una delle numerose nicchie, nella chiesa a navata unica, la statua della Madonna di Loreto realizzata nel 1492 da Domenico Gagini poco prima della sua morte. Sull’altare, un pregiato crocifisso ligneo di Fra’ Benedetto Valenza. Nella cripta, gli affreschi di gusto manieristico.
A Marsala sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Marsala, al costo di 15 euro.
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