"Il Kouros ritrovato": in mostra a Catania la preziosa statua greca in marmo
Particolare del volto del Kouros
La testa rinvenuta a Lentini dal principe di Biscari e conservata al Museo di Castello Ursino, è stata ricongiunta nel 2018 al torso acquisito da Paolo Orsi e conservato nel Museo Archeologico Regionale di Siracusa che oggi porta il suo nome.
Dalla ritrovata integrità della statua nasce la mostra "Il kouros ritrovato", visitabile dall'8 giugno al Museo Civico di Castello Ursino a Catania.
L'idea lanciata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi e dal Sindaco di Catania, si è concretizzata grazie all’impegno dell’ex Assessore ai Beni Culturali della Regione Sebastiano Tusa che, con la Fondazione Sicilia, ne ha promosso l'intervento di restauro.
Le due parti erano state rinvenute in epoche diverse (tra Settecento e primi del Novecento) a Lentini, l'antica Lentinoi, una delle più antiche colonie greche di Sicilia, nell'attuale provincia di Siracusa e, successivamente, esposte separatamente a Siracusa, nel Museo archeologico Paolo Orsi (il busto) e a Catania, nel Museo civico di Castello Ursino (la testa).
Il kouros, è una tipologia di statua greca raffigurante un giovane in posizione statica, con funzione funeraria o votiva molto diffusa nel periodo arcaico e classico, tra il VII e il V secolo avanti Cristo.
Quella esposta è una scultura tardo arcaica (530-490 a.C. circa), ricavata da un unico blocco di marmo bianco proveniente quasi certamente dalle isole Cicladi.
Un'équipe di esperti di varie discipline, che ha studiato congiuntamente il torso e la testa, ha riconosciuto l'appartenenza delle due parti ad un'unica statua. L’unione delle due parti, adagiate su un basamento in marmo grigio di Billiemi, è opera dello scultore Giacomo Rizzo.
Il compimento del meticoloso intervento conservativo è stato condotto nei laboratori del Centro Regionale Progettazione e Restauro della Regione Siciliana.
L'opera continuerà a essere concepita come una realtà unitaria, non più come due distinti reperti conservati in musei diversi. Dopo l'esposizione al Museo civico di Catania, verrà trasferito a Siracusa, al Museo archeologico Paolo Orsi, dove si terrà un convegno internazionale sulla statua ricomposta.
La mostra "Il kouros ritrovato" è stata prorograta fino al primo dicembre. Questa nuova tappa espositiva del progetto, appositamente ideata da Civita Sicilia per la sede di Castello Ursino, prevede una rilettura del kouros attraverso un allestimento dalle forti suggestioni e soluzioni illuminotecniche originali.
Dalla ritrovata integrità della statua nasce la mostra "Il kouros ritrovato", visitabile dall'8 giugno al Museo Civico di Castello Ursino a Catania.
L'idea lanciata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi e dal Sindaco di Catania, si è concretizzata grazie all’impegno dell’ex Assessore ai Beni Culturali della Regione Sebastiano Tusa che, con la Fondazione Sicilia, ne ha promosso l'intervento di restauro.
Le due parti erano state rinvenute in epoche diverse (tra Settecento e primi del Novecento) a Lentini, l'antica Lentinoi, una delle più antiche colonie greche di Sicilia, nell'attuale provincia di Siracusa e, successivamente, esposte separatamente a Siracusa, nel Museo archeologico Paolo Orsi (il busto) e a Catania, nel Museo civico di Castello Ursino (la testa).
Adv
Il primo ad affermare con sicurezza che si trattasse di parti della stessa statua era stato nel 1927 l'archeologo siciliano Guido Libertini, docente di Archeologia nell'Università di Catania negli anni Venti.Il kouros, è una tipologia di statua greca raffigurante un giovane in posizione statica, con funzione funeraria o votiva molto diffusa nel periodo arcaico e classico, tra il VII e il V secolo avanti Cristo.
Quella esposta è una scultura tardo arcaica (530-490 a.C. circa), ricavata da un unico blocco di marmo bianco proveniente quasi certamente dalle isole Cicladi.
Un'équipe di esperti di varie discipline, che ha studiato congiuntamente il torso e la testa, ha riconosciuto l'appartenenza delle due parti ad un'unica statua. L’unione delle due parti, adagiate su un basamento in marmo grigio di Billiemi, è opera dello scultore Giacomo Rizzo.
Il compimento del meticoloso intervento conservativo è stato condotto nei laboratori del Centro Regionale Progettazione e Restauro della Regione Siciliana.
L'opera continuerà a essere concepita come una realtà unitaria, non più come due distinti reperti conservati in musei diversi. Dopo l'esposizione al Museo civico di Catania, verrà trasferito a Siracusa, al Museo archeologico Paolo Orsi, dove si terrà un convegno internazionale sulla statua ricomposta.
La mostra "Il kouros ritrovato" è stata prorograta fino al primo dicembre. Questa nuova tappa espositiva del progetto, appositamente ideata da Civita Sicilia per la sede di Castello Ursino, prevede una rilettura del kouros attraverso un allestimento dalle forti suggestioni e soluzioni illuminotecniche originali.
Se vuoi essere informato su altri eventi come questo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
...e condividi questo articolo sui tuoi social:
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Dal 7 luglio 2023 al 19 maggio 2024L'antico Tempio di Segesta riapre dopo 20 anni: le visite con la nuova mostra "Elyma"
-
MOSTRE
Dal 1 dicembre 2023 al 30 settembre 2024Alla scoperta della "Palermo Felicissima": la mostra interattiva riapre Palazzo Bonocore
-
MOSTRE
Dal 13 dicembre 2023 al 30 settembre 2024"Thesaurus" a Palazzo Reale: la mostra sui tesori (segreti) della Cappella Palatina